Boves: presentazione del video di Giovanni Bianco sul dottor Pacotti | Sabato 11 marzo alle 21:00, all’Auditorium Borelli

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teatro boves

Sabato 11 marzo alle 21, all’Auditorium Borelli di Boves, verrà proiettato il video dedicato al dottor Andrea Pacotti nell’ambito di una serata che ricorda la produzione decennale di videomemorie del ricercatore bovesano Giovanni Bianco.

L’idea parte da visita, nell’autunno scorso, di delegazione bovesana alla «Dental School» di Torino Lingotto, organizzata da Romano Baudino, ed incontro con il professor Giulio Preti, che ha allestito uno spazio dedicato a Pacotti.

Testimonianze sono di Anna Pellegrino di Rivoira, Italo Giubergia, una delle memorie storiche bovesane, i fratelli Elvira e Domenico Dalmasso di San Giacomo, Rinuccia Sarale, Giorgio Biarese, ex sindaco (che ricorda premio ritirato da Fondazione milanese), Giacomo Pellegrino ex messo comunale, «Giacu la guardia» (che partecipò a quel viaggio, terminato con cena offerta dal premiato), Margherita Viale autrice di poesia dedicatagli e che la vedova volle far incidere sulla tomba, Maurizio Soffietti, Dante Pellegrino (che ne ricorda i viaggi in Russia e Romania, gita alla croce in Bisalta), Luciano Maccario (impegnato nelle ricerche del «dutur»), Gianni Martini giornalista quasi coetaneo del figlio.

Lo stesso Giovanni Bianco legge il capitolo che Mario Martini dedicò a Pacotti nel suo libro «“Ciaciarade”, racconti e storie bovesane», edito da Primalpe. La colonna sonora, «Custì a l’è Boves», scritta da Pierino Vallauri, è interpretata dalla storica Corale bovesana.

 

PACOTTO
dott. Andrea Pacotti 1910-1983, Medico Chirurgo e Dentista a Boves dal 1938
20 testimonianze – 85 minuti, ottobre > novembre 2016
26 ottobre visita di una delegazione bovesana alla Dental School di Torino Lingott0, incontro con il Prof. Giulio Preti e i suoi colleghi/collaboratori che illustrano la scuola, il museo dove è stato allestito uno spazio dedicato a Pacotti.

Preti ricorda la sua infanzia a Boves, gli avvenimenti tragici della guerra, le amicizie acquisite tra cui P.
Organizzatore della “spedizione” Romano Baudino che ha mantenuto l’amicizia con Preti fin dall’infanzia.
Anna Pellegrino di Rivoira ricorda le cure di P. a tutta la famiglia e l’amicizia mantenuta negli anni. “P. veniva spesso a fare due chiacchiere, partecipava volentieri agli avvenimenti familiari come il giorno dell’anniversario di matrimonio dei nonni nel 1958” (vedi foto Ramero)
Italo Giubergia ricorda l’episodio della seggiovia del Cros bloccata con P. rimasto solo parecchie ore ad aspettare i soccorsi.
Elvira Dalmasso di S. Giacomo ricorda che i montanari venivano nella loro Osteria a telefonare a P. che arrivava subito anche di notte e con la neve.
Rinuccia Sarale ricorda che solo lui aveva individuato l’origine della ferita di suo fratello e l’aveva ben curata.
Il figlio Mimmo ricorda le sue origini muntagnine, in quel di Lemie, alta valle di Lanzo, il suo servizio come ufficiale medico nei reparti alpini, l’arrivo a Boves, l’errore dell’anagrafe con la modifica del cognome da Pacotti a Pacotto.
Domenico Dalmasso di S. Giacomo ricorda l’aneddoto dello scontro, dovuto alla neve, tra P. in moto (famoso Guzzino rosso) e il carro di papà Teu: P. si è alzato subito, pulito il sangue e ripartito per raggiungere il malato in valle.
Giorgio Biarese allora Sindaco, testimonia la grande volontà del medico di creare un sistema sanitario collettivo che avesse come punto focale la prevenzione. Ricorda di aver organizzato il viaggio di una delegazione bovesana che accompagnò P. alla premiazione da parte della Fondazione C. Erba a Milano
Giacomo Pellegrino allora Messo comunale partecipe del viaggio e testimone della generosità di P. che volle offrire la cena a tutti in un noto ristorante milanese.
Margherita Viale ricorda la sua poesia dedicatagli e che la vedova volle far incidere sulla tomba.
Soffietti Maurizio, ex farmacista, testimonia la sua decisione di costruire un pilone, una croce in legno nel punto in cui P. venne trovato agonizzante sul sentiero tra S. Pietro e S. Antonio.
Dante Pellegrino ricorda i due viaggi in Russia, in Romania e la gita alla croce in Bisalta (foto). Racconta gli avvenimenti con l’aiuto di numerose fotografie, parte di un grande archivio che oggi rappresenta la memoria fotografica della città.
Luciano Maccario, ripreso splendidamente al prato del soglio, ricorda di aver fatto parte della squadra di volontari che allertati dalla moglie partirono alla ricerca del Dutur.
Gianni Martini quasi coetaneo del figlio, ricorda i viaggi e le gite in Bisalta con P. sicuramente un punto di riferimento importante.
Il sottoscritto, sullo sfondo di belle immagini della valle (foto), legge il capitolo che Mario Martini dedicò a P. nel suo libro “Ciaciarade” racconti e storie bovesane edito da Primalpe.
colonna sonora custì a l’è Boves scritta da P. Vallauri, interpretata dalla storica Corale bovesana.