Il 2016 del VOLLEY GOT TALENT FOSSANO: “365 giorni di crescita complessiva” | Coach Petrelli ripercorre l’anno terminato, dalla Serie B maschile ai progetti sulle giovanili

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Dopo aver sondato gli stati d’animo in casa delle altre “cugine”, Ideawebtv.it è andata virtualmente a fare quattro chiacchiere con l’ambiente Volley Got Talent Fossano, per conoscere, attraverso le parole di coach Liano Petrelli, qual è il bilancio del club per il 2016 appena terminato.

 

Coach, partiamo dall’anno solare in sé: prima la seconda metà di stagione in una B1 molto complessa, quindi la prima metà di annata nel nuovo esperimento della terza categoria nazionale unica. Qual è il bilancio?
“Definirei il 2016 come un anno in cui sicuramente, con un pochino più di fortuna e qualche infortunio in meno, avremmo battagliato di più per le prime posizioni. La B1 è stata molto tosta, ma ce la siamo cavata, mentre per quanto riguarda quest’anno siamo lì, stiamo lottando in ogni partita: abbiamo fatto un buon inizio, poi qualche passo falso che si poteva evitare. L’obiettivo è crescere: la società sta facendo un grande sforzo per provare a salire nel ranking, non solo regionale.

 

Uno sforzo attuato non solo nella prima squadra maschile…
“Io sono a Fossano da anni. Ora la Serie B è la nostra vetrina, ma ciò che mi preme è il lavoro che stiamo facendo su tanti fronti: dall’aver agganciato sponsor importanti, alle attività come il raduno della nazionale di Sitting Volley nel corso del 2016. Devo ringraziare patron Franco Graglia con il resto dei collaboratori per il lavoro fatto fin qui. Di questi tempi non è scontato. Fossano comincia ad essere una piazza importante e rinomata, che si sta facendo vedere a livello giovanile, soprattutto maschile con quattro squadre. Sul femminile si sta lavorando: abbiamo fatto la Serie C, ora stiamo facendo la Serie D e siamo in crescita. È impegnativo a livello economico, societario e di risorse umane, ma stiamo battagliando su tanti settori, dalla B maschile ai tornei per le giovanili. Lo scorso anno, ad esempio, anche a livello maschile abbiamo raggiunto la finale Under 14 Provinciale, bellissima esperienza. È un tentativo di crescita globale, che coinvolge tutti i settori, comprese le strutture, sulle quali abbiamo riposto grande attenzione”.

 

Tornando alla B, che passo ha rappresentato per voi quello che vi ha portati alla B unica?
“Un passo importante e positivo. L’annata in B1 è stata troppo impegnativa a livello economico, soprattutto a causa delle lunghe trasferte: era un campionato molto professionistico, con i giocatori costretti di fatto a non fare altro. Quest’anno, non è un caso che molti giocatori che avevano smesso hanno ripreso a giocare: è possibile abbinare lavoro e gioco ed è stato quindi possibile costruire squadre come si faceva una volta, con un mix di ragazzi della zona e di qualche giocatore che funga da esempio nello spogliatoio ed in campo. È il giusto intermezzo, insomma, che ha riportato l’organizzazione ai tempi in cui giocavo io. Una scelta interessante, quindi, che inoltre ha permesso di costruire un campionato molto equilibrato e combattuto, dal momento che tutti hanno saputo e potuto costruire dei buoni organici”.

 

Propositi per il 2017?
“Crescere ancora, in tutti i settori ed in tutte le categorie. Per quanto riguarda, nello specifico, la Serie B, invece, la speranza è quella di avere un po’ più di fortuna, soprattutto in termini di infortuni, e di continuità, per poter proseguire la nostra scalata. Abbiamo fatto delle scommesse anche nei giocatori in campo: speriamo di vincerle tutte”.

 

Carlo Cerutti – Redazione Sportiva Ideawebtv.it