Pro Sesto-Cuneo 3-3, Iacolino: “Ho avuto tante risposte positive” | Il tecnico lancia poi un’indicazione di mercato: “Siamo troppo bassi in difesa”

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È finita con un rocambolesco 3-3 la prima trasferta targata Iacolino per il Cuneo, sull’ostico campo della forte Pro Sesto.

 

Un pari che soddisfa il tecnico biancorosso, entusiasta per i buoni segnali avuti dai suoi ragazzi: “Sono più contento oggi che domenica scorsa: la squadra per gioco, carattere ed intensità si è espressa come piace a me. Vedo che i ragazzi stanno prendendo consapevolezza dei propri mezzi. Abbiamo commesso qualche errore di troppo, in una gara che avremmo anche meritato di vincere, come ammesso al termine del match un po’ da tutti. Mi ha fatto capire tante cose: che la squadra è buona e che possiamo giocarcela con tutti”.

 

Dopo alcune affermazioni di slancio, il tecnico si addentra più nel dettaglio nella disamina dell’incontro: “Pur giocando molto bene siamo andati sotto di due gol: siamo piccoli e sulle palle inattive andiamo in difficoltà. Alla fine del primo tempo nello spogliatoio ho detto che stavamo giocando benissimo e che ero certo che l’avremmo ribaltata, perché perderla così sarebbe stato ingiusto. Abbiamo fatto 2-2, poi 3-2 immediato, quindi 3-3. Infine, al 95’ non ci è stato dato un rigore clamoroso. Sono contento perché abbiamo dato continuità al risultato di domenica, giocando contro una delle squadre più forti del girone”.

 

Buone sensazioni avute anche dai neoentrati: “Cerutti è stato decisivo, mettendosi in mostra al meglio; Martino ha solo il problema del grave infortunio da cui è reduce: bisogna dargli il tempo di capire che è guarito. È una questione psicologica, ma ha fatto 25’ davvero di livello. Campana? L’ho inserito per dar man forte sulle palle inattive”.

 

Ed è proprio ragionando su Campana che Iacolino chiude con un’ultima importante considerazione di mercato: “I gol subiti sono frutto di una prestanza fisica che in difesa non abbiamo: abbiamo due terzini bassi, Quitadamo è un ottimo giocatore ma va in difficoltà sulle palle alte. Il solo giocatore strutturato è Conrotto. Certamente, a gennaio dovremo intervenire lì, inserendo qualche giocatore alto e fisicamente adatto per quelle situazioni”.

 

Carlo Cerutti