Si pianifica la pulizia dei fiumi in Piemonte: pronti 3200 volontari nel cuneese

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La Giunta regionale, su proposta degli assessori, Alberto Valmaggia e Francesco Balocco, ha approvato le Linee guida degli interventi di manutenzione idraulica riguardanti la vegetazione negli alvei dei fiumi, impiegando i volontari della protezione civile attraverso l’organizzazione di esercitazioni sul territorio.

Già nel 2015, attraverso un comunicato congiunto degli stessi assessori, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione il 29 gennaio, si è provveduto a semplificare l’iter burocratico di competenza dell’Ente piemontese per promuovere e facilitare l’attività preventiva di pulizia dei corsi d’acqua e delle loro sponde. In sostanza, è diventato più facile asportare il legno divelto presente nel “letto” dei fiumi e il taglio degli alberi che costituiscono un ostacolo allo scorrere delle acque. In entrambi i casi non si pagano canoni e le procedure di autorizzazione sono semplici.

 

Oltre agli Enti locali, possono intervenire anche i proprietari dei terreni posti di fronte ai tratti di fiumi interessati dal problema.
Con la nuova delibera si pianificano in forma strutturale i lavori di prevenzione effettuati dai volontari della Protezione civile. Le richieste di taglio della vegetazione possono essere presentate solo dai Comuni o dalle loro Unioni. L’ok all’operazione verrà rilasciato dal competente Settore Tecnico Regionale. Nel caso di corsi d’acqua la cui responsabilità ricade sull’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), sarà lo stesso Settore Tecnico ad acquisire d’ufficio la relativa autorizzazione idraulica. Nella domanda vanno descritte le modalità con cui l’Ente locale organizza gli interventi di esercitazione. A sua volta, per poterli programmare in modo adeguato e per un periodo semestrale, il Dipartimento della Protezione Civile deve ricevere le domande entro i mesi di dicembre e di maggio. Verrà data la priorità agli interventi nelle aree ritenute più critiche.

 

Cosa si può fare con il nuovo provvedimento? Nell’alveo si conservano gli alberi giovani e si eliminano quelli che ostruiscono il passaggio delle acque. Nelle aree comprese entro una distanza di 10 metri dal ciglio di sponda dello stesso “letto”, in via eccezionale e su indicazione dell’autorità idraulica competente, si possono tagliare le piante instabili con alto rischio di caduta. L’intervento, però, non deve modificare drasticamente il paesaggio, garantendo una copertura arborea e arbustiva residua di almeno il 20%. In ogni caso, l’operazione è sempre consentita quando le piante danneggiano le opere di difesa come quelle di presa, gli argini e le dighe. Per non disturbare la nidificazione degli uccelli i tagli dovranno essere sospesi dal 31 marzo al 15 giugno fino a 1000 metri di quota e dal 30 aprile al 15 luglio per altitudini superiori. La delibera con gli allegati tecnici verranno pubblicati a breve sul Bollettino Ufficiale della Regione.

 

“Attraverso il provvedimento – afferma l’assessore piemontese alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia – diamo seguito, in modo strutturato e continuativo, all’esperienza maturata nel 2014 con le esercitazioni di protezione civile distribuite sull’intero territorio regionale, in occasione dei vent’anni dall’alluvione del 1994. Un impiego esteso e coordinato dei volontari nella manutenzione idraulica, che è stato molto efficace e che doveva avere la possibilità di proseguire. In questo modo si effettua la necessaria opera di prevenzione sul territorio dai rischi di esondazione dei fiumi e si rendono operative le preziose professionalità degli stessi volontari”.

 

IN PROVINCIA DI CUNEO
Il Coordinamento Provinciale di Cuneo dei Volontari della Protezione Civile, con sede a Fossano, è composto da 180 gruppi comunali, civici e associazioni che coprono il 70% dei 250 Comuni della “Granda”. Ognuno di essi è dotato di una propria struttura organizzata e operativa. In totale sono 3200 i volontari della provincia pronti a intervenire in ogni situazione di calamità che si presenta sul territorio locale e non solo. Inoltre, vengono svolti molti interventi di prevenzione lungo i fiumi, servizi di controllo e sicurezza durante le manifestazioni e attività informativa: quest’ultima in particolare nelle scuole.