Costumi da profugo su Amazon, è polemica. Bechis (AL): “Vengano ritirati subito”

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«Il carnevale è un momento di festa e di comunità per i bambini, non si può celebrare il dramma dei profughi con un costume inappropriato. Amazon chieda scusa e ritiri i vergognosi articoli dal suo Store.»

Questa la posizione di Eleonora Bechis di Alternativa Libera, portavoce dei cittadini alla Camera dei Deputati «scelta inopportuna quella di mettere in vendita dei costumi per bambini con la denominazione di profugo. Lo status di profugo non è una maschera e non può derivarne ironia. Dopo lo scandalo e l’indignazione giustificata degli utenti italiani, Amazon ha riconosciuto l’errore, ma presso alcuni rivenditori il costume è ancora disponibile, spedito sempre dalla stessa multinazionale.

 

Cosi si fa un torto ai bambini che in questo momento attraversano il mare rischiando la vita e ai tanti che già l’hanno persa in questi mesi nella speranza di trovare un futuro migliore lontano da guerre e povertà. Un tema così delicato e importante per le nostre politiche sull’accoglienza, non può essere sminuito e schernito da inopportune logiche di mercato. Le tragedie si ricordano nelle sedi opportune ai fini della memoria, non in celebrazione di festività che hanno come obiettivo l’ironia del travestimento. L’ironia non si fa sui morti, né tanto meno con le vendite che richiamano un uso macabro della cronaca di ieri e di oggi.»