Colle della Maddalena: approvato il piano 2015-16 per il distacco valanghe

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Durante la scorsa stagione invernale il Piano di distacco artificiale delle valanghe (Pidav) al colle della Maddalena, nel tratto del Comune di Argentera compreso fra il chilometro 55 e il confine di Stato con la Francia, ha funzionato, riducendo i tempi di chiusura dell’importante valico di collegamento internazionale sul quale transitano, ogni giorno, un numero rilevante di veicoli, tra cui almeno 450 mezzi pesanti.

 

 

Di conseguenza, su proposta dell’assessore piemontese ai Trasporti, Francesco Balocco, e del collega alla Montagna, Alberto Valmaggia, la giunta Chiamparino ha di nuovo approvato il progetto per il 2015-2016. Venerdì 13 novembre, alle 13, nei locali della Prefettura di Cuneo, viene firmata la Convenzione per l’attuazione concreta del Piano tra l’Anas, la Regione, la Provincia, l’Unione Montana Valle Stura e il Comune di Argentera. In pratica, come nella passata stagione, quando, attraverso un’azione costante di monitoraggio, le formazioni nevose lungo il tratto di strada preso in considerazione si ritiene assumano carattere di forte pericolosità per i veicoli di passaggio, parte un elicottero dotato di una speciale campana (DaisyBell) di proprietà della Comunità Montana Alpi del Mare. Cosa succede nel concreto? Quest’ultima produce una serie di onde d’urto e di esplosioni, utilizzando gas, capaci di distaccare quegli ammassi di neve ritenuti a rischio e riducendo, così, la possibilità di valanghe.

 

Al progetto partecipano anche le Associazioni degli autotrasportatori e, in caso di intervento, danno il loro contributo alle operazioni la Commissione Locale Valanghe, il personale della Protezione Civile e la stessa Prefettura, con il coordinamento delle Forze dell’ordine per la chiusura della strada. Il Piano, prevede un numero massimo di 11 interventi, al costo medio di 10.000 euro per ognuno di essi. Il tutto finanziato da Anas, Regione e Associazioni degli autotrasportatori.

 

“Visti i buoni risultati dello scorso anno, con la limitazione dei disagi per quanti dovevano percorrere il valico – sottolinea l’assessore Valmaggia – dopo le necessarie tarature abbiamo riproposto il progetto. Ma è chiaro che non si può continuare a tamponare la situazione e diventa sempre di più necessario passare alla soluzione definitiva dei paravalanghe per la quale l’Anas si è già impegnata”.
D’accordo l’assessore Balocco, che aggiunge: “Un grazie va, in particolare, alle Associazioni degli autotrasportatori per la loro fondamentale collaborazione”.