Controlli a tutela dei consumatori: contraffazione e vendita di sostanze alimentari adulterate | A due allevatori di bovini comminate sanzioni per 109mila euro

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Contraffazione e vendita di sostanze alimentari adulterate sono i reati di cui dovranno rispondere un allevatore di bovini ed il suo soccidario, entrambi residenti in provincia di Cuneo: queste le conclusioni di una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria condotta dalla Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo, a seguito di delega emessa dalla locale Procura della Repubblica, che ha chiesto il rinvio a giudizio dei due responsabili.

Nel corso dell’attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore dr. Massimiliano Bolla, i finanzieri sono intervenuti presso le stalle in cui venivano somministrate le sostanze dopanti, procedendo al sequestro di 845 vitelli a carne bianca, prevalentemente della razza Blue Belga e incroci e, con l’ausilio del personale del Servizio Veterinario dell’ASL.CN1, al contestuale prelievo di campioni di liquidi biologici dagli animali trattati. Tali reperti, sottoposti ad esami di laboratorio presso il Centro Regionale Antidoping di Orbassano (TO) e presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, hanno confermato la presenza delle sostanze illecite.
Sono state altresì effettuate perquisizioni presso l’abitazione dell’allevatore e nelle stalle soccidarie, con il rinvenimento ed il sequestro di flaconi contenenti liquidi anonimi e diverse siringhe seriali utilizzate per l’inoculazione di dette sostanze. Anche in questo caso le successive analisi dei liquidi hanno confermato la presenza di una nota sostanza anabolizzante, il 17ßestradiolo benzoato, riconosciuta già da tempo nociva per la salute umana, in quanto cancerogena.

 

I capi risultati positivi alle analisi di laboratorio, su disposizione dell’A.G., sono stati macellati al fine di sottoporre ad analisi istologica i c.d. organi bersaglio (ghiandole sessuali, timo, tiroide, ecc.) il cui esito ha evidenziato la presenza di metaplasie nelle ghiandole sessuali, cagionate dai trattamenti con la citata sostanza anabolizzante.
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti, tra l’altro, farmaci ad uso veterinario detenuti dall’allevatore senza le prescritte autorizzazioni; per tale circostanza sono state comminate sanzioni pari a complessivi 109.000 euro per violazione alle normative riguardanti la farmacovigilanza.