Elva, il comune rischia l’isolamento | Tavolo di lavoro in Provincia: chiusa la strada del vallone, resta il lungo percorso da Stroppo


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Da un lato la strada provinciale 104 che risale per 11 km il Vallone soprannominato “orrido”, caratterizzato da ampie pareti strapiombanti, oggi chiusa per due frane in roccia una caduta l’11 dicembre ed una recente frana di grandi proporzioni tra la seconda e terza galleria, oltre alle continue minacce di valanghe, smottamenti e cadute massi.

Dall’altro lato la provinciale 335 che parte dal Comune di Stroppo e sale fino a quota 2.000 più gradualmente ma con un percorso più lungo (circa 17 km), tutte curve e tornanti e che presenta molti tratti dissestati. La strada per raggiungere l’abitato di Elva, in alta valle Maira, si è fatta sempre più dura e il Comune rischia l’isolamento.

 

Il problema è stato affrontato in Provincia giovedì mattina 12 marzo con un tavolo di lavoro tecnico alla presenza dell’assessore regionale Francesco Balocco, il sindaco di Elva Laura Lacopo e un folto gruppo di funzionari regionali e provinciali.

 

Da quando a metà dicembre, dopo una frana di importanti proporzioni, la Provincia ha chiuso con ordinanza la strada provinciale 104, Elva è raggiungibile solo dalla provinciale di Stroppo sp 335. I disagi per residenti e turisti sono inevitabili, come ha ricordato il sindaco Lacopo, perchè anche la provinciale 335 ha molti problemi. Servono interventi urgenti di consolidamento dei movimenti franosi, di sistemazione del manto bituminoso e paravalanghe. In tal senso la Provincia, ha redatto un progetto preliminare relativo ai lavori necessari su questa strada che da Stroppo conduce fino a Elva. Gli interventi necessari per la sola bitumatura ammonterebbero a circa 700 mila euro. Una zona particolarmente delicata è quella del vallone San Giuliano a monte di Cucchiales dove si verifica una consistente valanga. La spesa prevista dal progetto preliminare è dell’ordine di qualche milione di euro.

 

Andremo avanti per passi, – ha detto l’assessore regionale Balocco – cominciando a rimuovere la frana e poi a progettare gli interventi, per intercettare possibili finanziamenti europei o statali, interessando anche i parlamentari. Dovremo svolgere anche una verifica con la Protezione civile per quanto riguarda l’assunzione di responsabilità nel caso fosse possibile aprire la strada con delle prescrizioni. Entro breve faremo il quadro della situazione“.