A rischio la chiusura di tutti i servizi della Provincia: la protesta dei lavoratori

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Corteo di protesta e occupazione della Provincia. Borgna: “Qui per difendere i servizi ai cittadini e dire no ai tagli indiscriminati”

Martedì 23 dicembre 2014 – 19.00

Dopo l’approvazione della legge di stabilità, che prevede  i tagli indiscriminati a risorse e personale dipendente, si fa sempre più concreto il rischio di chiusura di tutti i servizi elargiti dalla Provincia, a cominciare dallo sgombero neve lungo le strade provinciali, ma anche il riscaldamento e la manutenzione delle scuole, trasporti, protezione civile, formazione professionale, lavoro, centri per l’impiego e molto altro.

Per spiegarlo ai cittadini e alle autorità martedì 23 dicembre sono scesi in piazza i lavoratori della Provincia in un corteo di protesta che ha raggiunto la sede della Prefettura dove è stato consegnato un documento di protesta al prefetto Giovanni Russo. Ad aprire il corteo, accanto ai dipendenti e alle rappresentanze sindacali, anche il presidente della Provincia Federico Borgna con alcuni consiglieri provinciali, oltre ai sindaci e vice sindaci con la fascia tricolore di Costigliole Saluzzo, Canosio, Pradleves, Cervasca, Valgrana, Cigliè e Peveragno in rappresentanza dei Comuni, tra i primi a subire i prossimi disservizi provinciali.

 

Siamo qui per difendere i servizi ai cittadini – ha detto Borgna – e per dire il nostro no a tagli indiscriminati che metteranno in grave difficoltà la popolazione e le imprese della Granda. Siamo anche preoccupati per il futuro lavorativo dei dipendenti che oggi protestano contro decisioni prese dall’alto che non tengono conto della situazione reale del Paese”.

 

L’assemblea dei lavoratori che si è svolta ieri (lunedì 22 dicembre ndr) ha deciso la mobilitazione e un’occupazione virtuale del palazzo di corso Nizza. Con lo striscione “Provincia di Cuneo pre…occupata: a Roma 15 milioni di tasse, a Cuneo strade disastrate e scuole al freddo” e tanti cartelli di protesta, i dipendenti hanno voluto far sentire la loro voce e soprattutto informare la cittadinanza sui servizi che verranno a mancare dal 1° gennaio 2015.

 

I lavoratori hanno consegnato al prefetto una lettera aperta ai cittadini: “La legge di stabilità obbliga le Province a sostenere una minore spesa. Questo si traduce in un proporzionale taglio dei servizi erogati ai cittadini […] In realtà noi siamo prima di tutto cittadini interessati a difendere servizi essenziali per la popolazione. […] La manovra finanziaria non apporta alcun beneficio per i cittadini che dovranno continuare a pagare le stesse tasse di prima. L’imposizione fiscale rimarrà invariata e a rimetterci, ancora una volta, sarà il cittadino che rischia di perdere gran parte dei servizi finora erogati. […] Salvaguardare la Provincia e quanti vi lavorano significa garantire a tutti, e non solo ai dipendenti, migliori prospettive di vita e di lavoro”.

 

(La manifestazione davanti alla Prefettura, foto Uff. Stampa Provincia)