«Sogniamo perché è giusto… ma restiamo con i piedi per terra!»

il team owner Gianni Ramello: «Ci aspettano gare importanti, ma la storia di Andrea e la sua passione ci stanno caricando»

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Ottimismo, energia e anche buoni risulati per il Team Go Eleven. Il team owner Gianni Ramello però, in perfetto stile sabaudo invita a mantenere i piedi per terra anche dopo un secondo posto che fa sognare. Chiacchierando gli chiediamo quali le sue sensazioni in questo WorldSBK 2024?
«Questa stagione 2024 è iniziata con il piede giusto per il Team Go Eleven. Andrea si è presentato in Australia davvero carico e motivato, ha colpito tutti per la sua determinazione e la sua velocità. Ci aspettavamo che potesse faticare un po’ nelle gare lunghe… e invece ha conquistato subito il terzo posto in Gara 1, all’esordio. E quella gara potevamo anche vincerla! Comunque, non posso nasconderlo, per noi è stato importante poi confermarci a Barcellona, dove addirittura siamo arrivati secondi nella Superpole Race in volata per la vittoria. Mancano ancora tanti Round e piste che Andrea non conosce, perciò sogniamo, perché è giusto sognare, ma restando saldamente con i piedi per terra».

Andrea Iannone sembra trovare, gara dopo gara, feeling con la moto. Sensazione corretta?
«Andrea si è trovato fin da subito bene in sella alla Ducati Panigale V4-R del Team Go Eleven; dai primi test pre-stagionali ha lavorato molto su sé stesso e sulla sua guida, chiedendo piccole modifiche. È sinonimo che in sella è a suo agio ed ha un buon feeling. La maggiore difficoltà, finora riscontrata, è l’adattamento alle gomme. Qui in Superbike, le Pirelli sono molto morbide e subiscono tanto il calo dovuto all’usura durante la gara. Ancora dobbiamo trovare il giusto compromesso tra velocità e consumo, ma sicuramente con il passare delle gare e dei turni possiamo migliorare e trovare delle soluzioni significative. L’aspetto più positivo è che abbiamo affrontato piste molto diverse tra loro, con caratteristiche opposte, e il Team Go Eleven si è sempre mostrato competitivo, dal prestagione ad oggi».

Come sta vivendo il team questo momemnto sportivo che osservato dall’esterno appare il giusto riconoscimento ad anni di impegno e ricerca di continue e nuove motivazioni?
«Ancora non abbiamo fatto nul­la e manca quasi tutta la stagione, con gare molto importanti, come quelle di casa, a Mi­sano e Cremona. La storia di Andrea, la sua motivazione ci stanno caricando sempre di più e la squadra si sta trovando davvero bene ed in sintonia con il pilota. Poi, lui ci mette del suo quando serve! Nelle gare è aggressivo, ma pulito e davvero spettacolare nei sorpassi. A Barcellona è arrivato secondo in una delle gare più belle degli ultimi anni del WorldSBK, disputandola da protagonista assoluto. È presto per dire se è stata una scommessa vinta, ma di certo insieme stiamo lottando con colossi Mondiali come BMW, Yamaha, Kawasaki, Honda, pur restando un team privato a tutti gli effetti. È la dimostrazione che il lavoro, se svolto nel modo giusto, paga e lo sport può annullare le differenze di investimenti e budget. Andrea ha creduto in noi, e noi lo abbiamo messo nelle condizioni di poter esprimere il suo enorme talento. Dobbiamo ringraziare anche Ducati Corse, per il supporto che ci fornisce. Di sicuro il talento non lo ha perso assolutamente, anzi sembra ancora più affamato e motivato. Vediamo dove possiamo arrivare insieme, ma vedere la nostra moto in testa alle gare è una sensazione incredibile!».

Una gara eccezionale in Superpole Race, lottando come un leone e chiudendo al secondo posto, a soli 75 millesimi dalla vittoria. In Gara 2, poi, una leggera scivolata di anteriore, senza conseguenza per moto e pilota, ha estromesso il numero ventinove dalla lotta per il podio, ma lasciando tifosi e sostenitori convinti che presto arriveranno grandi risultati.
«È stato bello battagliare con tutti i piloti più forti di questo campionato, mi sono divertito molto», ha dichiarato Andrea Iannone, aggiungendo: «Sicu­ramente dob­biamo ancora calibrarci meglio per quanto riguarda la gara lunga. Nella gara corta, con determinati tipi di gomme, riesco a essere molto più efficace. Nella gara lunga, invece, ho faticato molto, abbiamo provato a mo­dificare leggermente il ba­lance della moto ma, secondo me, le variazioni di questi piccoli dettagli hanno un po’ peggiorato la situazione. Bisognava comunque rischiare per cercare di fare dei passi avanti. La squadra elaborerà i dati raccolti, abbiamo sicuramente più informazioni per cercare di rivedere e comprendere meglio alcuni aspetti. Sono comunque contento di come abbiamo iniziato il campionato e dei risultati che stiamo ottenendo, non era per niente scontato. Stiamo facendo tutti un ottimo lavoro, anche quando si commettono degli errori bisogna accettarlo e guardare avanti. L’obiettivo è cercare di fare del proprio meglio. Ringrazio, come sempre, Ducati e il Team Go Eleven».

Moderata soddisfazione anche per Denis Sacchetti, team Manager: «Nella Superpole Race questi quattro “pazzi” ci hanno regalato una gara fantastica dal primo all’ultimo giro, ed Andrea ha dimostrato tutta la sua determinazione. Bra­vissimo! In gara 2 purtroppo è scivolato, ha provato a prendersi un altro podio… ma le corse sono così. Questo è stato il nostro secondo weekend insieme, penso che ancora non siamo al 100%, abbiamo alcuni aspetti importanti da poter migliorare, stiamo facendo esperienza insieme, noi con lui e lui con questa moto e gomme. Siamo comunque contenti perché l’impressione è che ci sia margine per migliorare, inoltre dopo l’Australia era importante per noi confermarci al vertice. Grazie a tutto il team per il grande lavoro e l’impegno mostrato finora!».
Il WorldSBK adesso si ferma per quasi un mese, prossima tappa è sinonimo di storia; TT-Circuit Assen ospiterà il Round 03, dal 19 al 21 aprile. Il Team Go Eleven ha lasciato la Catalogna carico e motivato, consapevole di poter lottare al vertice, ma con ancora un po’ di lavoro da fare per limare gli ultimi dettagli. Essere lì davanti non è per nulla scontato, e il Campionato quest’anno è più aperto che mai; tutto può cambiare da una gara all’altra.