L’opinione di Valentina De Santis

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IL FATTO
Sempre più manager al femminile assumono incarichi prestigiosi anche in ambienti fin qui gestiti quasi esclusivamente da uomini. Ulteriori segnali di cambiamento?

Valentina De Santis è la proprietaria di Grand Hotel Tremezzo e di Villa Passalacqua sul Lago di Como, votato come miglior hotel al mondo nella classifica «World’s 50 Best Hotels». Un riconoscimento significativo e una storia di successo al femminile che sembra significativa in un mondo come quello dell’Hotellerie che storicamente è sempre stato amministrato da uomini sebbene presenti caratteristiche molto femminili.
In passato è stata nominata tra le cinque finaliste come Best Hotellier of the Year, nel 2019 è stata una delle 100 donne italiane di maggior successo secondo la rivista Forbes, nel 2021 ha vinto il Patrizio Cipollini Award come Italian Hotelier of the Year e nel 2022 ha conquistato l’ambìto riconoscimento di Migliore Hotelier dell’anno. «Ma io, prima di tutto, sono una mamma, con i miei alberghi sempre nel cuore». In una lunga intervista rilasciata per Cook, ha parlato del suo lavoro e della condizione lavorativa femminile in un ambiente che fino a poco tempo fa è stato gestito quasi esclusivamente da uomini.
«Da piccola ero figlia unica – ha raccontato De Santis – e non ricordo chi si mettesse a capotavola, a volte papà e a volte mamma. Mio padre mi ha fatto crescere in azienda ripetendo spesso pubblicamente che le donne sono le migliori, che se vogliono possono arrivare ovunque. Non a caso lui, quando si cercava qualcuno da assumere, si raccomandava che fosse donna».
Se si vive una situazione equilibrata in famiglia nella relazione tra uomo e donna, le conseguenze benefiche sono spesso clamorosamente evidenti nella vita anche lavorativa dei figli. Come conferma De Santis: «Devo tantissimo a mio padre e mia madre – ha detto ancora -, come coppia formano un binomio perfetto. Ho avuto la fortuna di viaggiare tanto con loro frequentando bellissimi alberghi e godendo anche di ottimo cibo».
Sempre di più, nella gestione degli alberghi, troviamo donne nei ruoli apicali: «Dico che è una cosa naturale. Ci stiamo finalmente liberando dagli stereotipi e nell’ospitalità vengono fuori i valori che ognuno deve avere dentro di sé. Quello dell’accoglienza è un valore tipicamente femminile per me vuol dire aprire le porte e anche il cuore. Accogliere qualcuno che arriva da fuori e farlo sentire a casa. L’ospitalità è donna. Questo per me è sempre stato un pilastro. La filosofia della mia famiglia, del resto, è sempre stata questa. Credo che il tocco femminile in un albergo sia qualcosa di imprescindibile, un valore aggiunto. L’albergo è una grande casa che apre le sue porte agli ospiti e le donne sono le padrone di casa per eccellenza, una sensibilità femminile dietro alla gestione di una struttura alberghiera fa la differenza».
Le donne possono arrivare dove vogliono, diceva il papà di Valentina magari facendo rabbrividire qualche suo collega. E sua figlia, con i fatti, un po’ di anni più tardi ha dimostrato quanto avesse ragione.