Vederli, anche nelle zone più vicine alle case, è sempre meno raro. Con la consapevolezza si può vincere la paura, per essere tutti al sicuro e scongiurare situazioni pericolose.
Anche nel Cuneese, crescono gli avvistamenti di animali selvatici. Se n’è parlato la scorsa settimana nella tavola rotonda “Attenti al lupo!”, organizzata al teatro civico di Castagnito dal sindaco Carlo Porro. «Quasi tutte le settimane mi arrivano segnalazioni di avvistamenti sul territorio – introduce, moderando la discussione – Riguardano i lupi, ma anche caprioli, cinghiali, tassi, volpi e altri animali. Il più delle volte si vedono nelle strade isolate, lontane dai centri abitati. Ma capita anche che siano vicini alle case, a bordo delle carreggiate, o magari vicino ai sentieri in campagna e nei boschi».
Sempre più spesso, poi, chi riesce a immortalarli in una fotografia la pubblica sui social network, dove si creano discussioni e dibattiti sul comportamento giusto da tenere in queste situazioni. «Ecco perché ho organizzato l’incontro: è importante essere tutti informati per sapere cosa è giusto fare e ciò a cui bisogna fare attenzione. È giusto che noi sindaci siamo attenti a questo argomento, visto che siamo anche autorità sanitarie. Il nostro territorio non vive una situazione d’emergenza in relazione agli animali selvatici, ma essere tutti più informati ci aiuta ad avere più consapevolezza».
Partecipa alla tavola rotonda la responsabile della comunicazione del progetto LifeWolfAlp Eu, Marta De Biaggi, che si occupa di mappare le specie dei lupi e studiare i loro rapporti con gli uomini e le possibili problematiche di questa relazione, oltre all’attrattività ecoturistica che possono avere i lupi per i territori. Spiega: «Le strade e le infrastrutture determinano una frammentazione dell’habitat degli animali selvatici e proprio questo può determinare incidenti. È un problema serio, che nasce dalla densità sempre maggiore del traffico veicolare e delle specie selvatiche».
Ci sono due momenti delle giornate in cui fare particolare attenzione: «All’alba e al tramonto – illustra De Biaggi -Sono i momenti in cui la visibilità è minore e gli animali ne approfittano per spostarsi. In caso di investimento, bisogna sempre mantenere la calma e chiamare subito le forze dell’ordine, senza improvvisarvi veterinari e improvvisare cure: gli animali non vogliono il nostro aiuto in questi termini».
Il vicepresidente dell’associazione Canale Ecologia Ettore Chiavassa ragiona partendo dai numeri: «A volte, sul nostro territorio, abbiamo la percezione di essere assediati dai lupi. In realtà, la loro popolazione è abbastanza stabile. Semplicemente, si muovono molto velocemente, su un “loro” territorio ben definito. A differenza dei cani, i lupi sanno bene dove andare: hanno una loro logica, dei loro sentieri e “segnano” i confini dei loro territori, insieme alle loro famiglie».
Sono tasselli importanti degli ecosistemi del territorio, visto che contribuiscono a riequilibrare la fauna. Anche Giovanni Ercole del servizio veterinario dell’Asl Cn2 di Alba-Bra elenca alcune cifre: «L’anno scorso, in Italia, si sono registrati 1.391 incidenti causati dagli animali selvatici, in qualche caso anche mortali. La salute umana è sempre in relazione con quella della fauna selvatica e domestica. Dobbiamo fare attenzione a tutte le componenti che vivono i nostri territori, tutelandoci a vicenda».
Cosa fare, dunque, quando si vive un incontro ravvicinato con un lupo o un animale selvatico? Le locandine realizzate di recente dal Comune di Castagnito, in collaborazione con altri Municipi del territorio dove saranno distribuite a breve (Castellinaldo d’Alba, Guarene, Magliano Alfieri e Vezza d’Alba), elencano le principali precauzioni. In paese e nei contesti urbani, è importante non lasciare cibo vicino alle abitazioni, non lasciare i cani liberi di uscire da soli dalle case e dai giardini e tenerli in un ricovero notturno (soprattutto nei periodi del calore). È fondamentale non tentare mai di avvicinarsi agli animali selvatici, attirando la loro attenzione con suoni e rumori, e non dare loro da mangiare.
In genere, gli animali selvatici (lupi compresi) temono l’uomo e non si avvicinano. In alcune situazioni, però, perdono la loro naturale diffidenza e possono avvicinarsi anche a meno di 30 metri dalle persone, soprattutto se la presenza di cani o altri animali attira la loro attenzione. Anche in campagna e nei contesti naturali, per questo, è fondamentale tenere i cani al guinzaglio. Se l’animale si avvicina, camminare lentamente all’indietro, parlando e senza correre. Quando l’incontro avviene in macchina, come per ogni animale selvatico, è vietato e dannoso rincorrere i lupi. Non bisogna mai scendere dall’abitacolo, ma rallentare e accostarsi lasciando che attraversino la strada e si allontanino.
Aggiunge De Biaggi: «Il lupo è passato da animale nocivo, che si è estinto al termine di una persecuzione indiscriminata durata secoli, a specie protetta». Il sindaco Porro, in conclusione, torna sull’abbandono dei rifiuti: «Come abbiamo visto, oltre che un tema di decoro, è questione di sicurezza evitare l’abbandono. Con l’immondizia in giro, si creano situazioni di pericolo per tutta la comunità. Occorre una nuova consapevolezza. Del resto, stiamo parlando di un tema che va al di là del rapporto con gli animali selvatici e riguarda tutto il nostro territorio, e non solo».
Articolo a cura di Luca Ronco