Go Wine fil rouge tra territorio vino e cantine

Il calendario 2024 propone centinaia di eventi organizzati per promuovere l’esperienza della degustazione come viaggio sensoriale

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Vino come passione, ma anche come emozione, esperienza immersiva di autentico viaggio in un prodotto indissolubilmente legato al suo territorio. È con questa filosofia che l’associazione Go Wine opera dagli inizi degli anni 2000. Con sede ad Alba, il gruppo conta oggi 15 aree soci sparse in tutt’Italia, dai grandi centri, snodo di incontro e confronto tra produttori ed esportatori del settore enologico, come Torino, Milano, Genova, Roma, a realtà culla e punto di riferimento di produzioni territoriali d’eccellenza, come Co­mo, Reggio Emilia, Bologna, il Mugello, L’Aquila, Salerno, Cagliari, Livorno, Prato, Savona.
Anche nel 2024 Go Wine propone un calendario ricco di centinaia di eventi, molti organizzati sui principali territori vitivinicoli italiani, con un’unica parola chiave: promuovere l’esperienza del vino come viaggio sensoriale ed esperienziale.

È partito il 12 febbraio il “Tour di Barolo, Barbaresco e Roero” che, dopo aver fatto tappa a Torino e Bologna, arriva a Milano il 22 febbraio e approderà nei prossimi giorni a Genova (14 marzo), Firenze (4 aprile), Roma (16 maggio) portando sui propri banchi d’assaggio 70 tra le principali firme dell’enologia di Langhe e Roero.

Marzo sarà dedicato a “I grandi terroir del Barolo” con una superba due giorni, sabato 23 e domenica 24, a Monforte d’Alba presso il ristorante “Moda Venue”. Giunto alla sua quindicesima edizione l’evento racconta il Barolo attraverso il suo territorio, i diversi cru, l’incontro con i produttori presenti a spiegare la terra e il loro lavoro. Un evento di nicchia con banchi d’assaggio, masterclass e un master sul Barolo che consentirà di approfondire sul campo la nuova annata del “re dei vini”.
Domenica 26 maggio il centro storico di Alba ospiterà la “Festa del vino” dedicata ai vitigni autoctoni del Pie­mon­te; oltre 40 quelli che animeranno le vie principali della città suddivisi in stand per degustazioni e incontri con i produttori legati da un denominatore comune: l’attenzione alla biodiversità che mette al centro la cultura del vino.

E già si pensa a settembre, il mese della vendemmia, celebrato con la tradizionale “Festa del vino” in edizione autunnale, che porterà ad Alba, oltre al consueto meeting dei soci Go Wine, le principali espressioni della produzione vitivinicola di Langa e Roero a presentarsi festosamente per le vie del centro. Contestualmente si terrà la premiazione della ventitreesima edizione del concorso letterario “Bere il territorio”.

A fare da basamento e collante all’intera attività di Go Wine è un ever-green in casa dell’associazione con salde radici albesi: la guida per l’enoturista “Cantine d’Italia 2024”. Nata da un’idea del presidente Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale, la pubblicazione conferma i principi ispiratori dell’attività associativa e offre al lettore un panorama completo su 852 cantine selezionate con esperienza diretta, 262 “Impronte d’eccellenza” (riconoscimento attribuito alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva), 4.640 vini e 1.600 indirizzi in cui trovare ospitalità per mangiare e dormire. Per ogni cantina la Guida offre una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti da contattare; dagli orari di visita al racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono e utili ap­punti sui prodotti aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa in tre aspetti: il sito, l’accoglienza e i vini.

L’edizione 2024 della Guida si presenta con un’interessante novità: il costo a cui vengono proposte all’enoturista un’esperienza base e un’esperienza più completa in cantina, indicato a discrezione dei produttori. Elemento affatto secondario tenendo conto di quanto le visite stiano appassionando gli enoturisti e stiano diventando strategiche per molte cantine, oltre che parte integrante della loro attività sempre più strutturata.

Il presidente Corrado ha poi sottolineato un’altra novità per questo 2024: «Abbiamo avviato una collaborazione con L’Enoteca Regionale del Roero, ancora in fase embrionale: vedremo dove ci porterà. Grazie alla nostra esperienza abbiamo notato che il nostro territorio, sa fare sistema e offre all’enoturista un panorama di offerte davvero completo, con arte, cultura, sport e molte attività diversificate. Le degustazioni in cantina piacciono molto ai turisti che gradiscono soprattutto incontrare gli stessi protagonisti, i viticoltori, coloro che davvero conoscono il lavoro in vigna e in cantina e lo sanno raccontare».

Insomma, un fil rouge che accompagna l’appassionato, anche attraverso i tanti eventi organizzati da Go Wine, in un viaggio suggestivo per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto dei suoi interpreti d’elezione, uomini e donne portatori di storie, tradizioni, culture, territori, progetti e investimenti che hanno il loro fulcro nelle cantine.

Articolo a cura di Paolo Condotta