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Copertura telefonica e digitale nelle aree montane, un OdG di Bongioanni: «Subito l'”ombrello digitale”»

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Per iniziativa del presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni arriva in Consiglio regionale del Piemonte un ordine del giorno che affronta uno dei grandi problemi che affliggono la montagna e molte aree collinari del Piemonte: la scarsa o assente copertura del segnale telefonico e digitale. Un gap che non rappresenta soltanto un ritardo nell’eliminazione del digital divide, ma un freno allo sviluppo e un problema per la sicurezza e le emergenze di chi ci vive e lavora.

Spiega Bongioanni: «Fra le criticità che ancora penalizzano tante località delle nostre valli montane e ne frenano lo sviluppo c’è la frequente mancanza del segnale telefonico e digitale, spesso totalmente assente. È una problematica che il Piemonte deve affrontare e risolvere in modo strutturale per garantire la sicurezza e fruibilità di molte località alpine, comprese quelle più turistiche che vedono l’afflusso di migliaia di visitatori ogni anno e che, in assenza di copertura della rete telefonica, possono rappresentare un potenziale rischio per escursionisti e comuni cittadini. Per questo ho presentato all’Aula di Palazzo Lascaris un ordine del giorno che chiede alla Regione interventi precisi per arrivare a dotare il Piemonte di un vero e proprio “ombrello digitale”».

Il documento impegna la Giunta Regionale su tre punti:
1. Provvedere alla redazione di un Piano regionale per la copertura telefonica e digitale delle aree montane e collinari: un piano che dovrà essere approntato di concerto con l’Uncem e le Unioni di comuni montani, che preveda un aggiornamento della mappatura del territorio regionale a oggi sprovvisto di copertura del segnale telefonico e digitale e istituisca un tavolo permanente di confronto fra operatori di telefonia mobile e digitale, Regione ed enti locali, e che coinvolga nelle fasi più importanti anche il Citd nazionale (Comitato interministeriale per la transizione digitale).

2. Aumentare lo stanziamento sulle risorse comunitarie Fesr per la copertura telefonica e digitale nelle aree montane, in particolare per l’installazione di nuove infrastrutture o il miglioramento di quelle esistenti. Pur essendo i ripetitori a carico delle aziende private di telecomunicazione, l’installazione dei tralicci può essere infatti finanziata in modo pubblico. Bongioanni: «La copertura del segnale telefonico è un servizio di pubblico interesse che, nel caso delle località montane, assolve anche un servizio di pubblica sicurezza per le attività di escursionismo e soccorso medico sanitario, oltre ad essere un elemento essenziale per le attività lavorative e le tante imprese che operano in tali realtà».

3. Sollecitare il Parlamento a una rapida approvazione del disegno di legge sulla montagna Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, da poco approvato dal Consiglio dei Ministri e dalla Conferenza Stato-Regioni. Il Piemonte chiede anche l’aumento della dotazione finanziaria sul fondo per lo sviluppo delle montagne italiane sul fronte della digitalizzazione. «L’articolo 9 di questo disegno di legge – sottolinea Bongioanni – stabilisce che la copertura dell’accesso alla rete internet in banda ultra-larga rappresenti una priorità per lo sviluppo socio-economico dei territori montani, specialmente i comuni a maggiore rischio spopolamento come quelli delle vallate piemontesi».

BaNNER
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