ESCLUSIVA – Carlotta Gautero e l’oro olimpico: “Un’emozione indescrivibile”

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Gold medallist Carlotta Gautero ITA, silver medallist Ela Sever SLO and bronze medallist Polina Putsko UKR celebrate on the podium following the Biathlon Women’s 6km Sprint at the Alpensia Biathlon Centre. The Winter Youth Olympic Games, Gangwon, South Korea, Tuesday 23 January 2024. Photo: OIS/Joe Toth. Handout image supplied by OIS/IOC

Luccicano ancora gli occhi di Carlotta Gautero, che lo scorso 23 gennaio ha vinto la medaglia d’oro nella sprint individuale ai Giochi Olimpici Invernali di Gangwon 2024.

Un traguardo straordinario, che la cuneese condivide con noi, mostrandosi per quello che è: una giovane atleta orgogliosa dei propri risultati, ma anche profondamente dedita al lavoro e all’allenamento perché sa che “nulla è ancora stato fatto”.

Carlotta, a una settimana da quel trionfo, che emozioni porti con te?
“È stato tutto bellissimo. Io ho conquistato la medaglia individuale e anche quella con la staffetta, ma sono state due emozioni diverse. Quella individuale è stata la prima nel singolo a livello internazionale e vedere il tuo nome brillare da solo sul tabellone è qualcosa di indescrivibile. So di averla conquistata con le mie sole forze, quindi è fantastico. In staffetta è stato altrettanto bellissimo, ma è stata una gioia condivisa con un gruppo eccezionale. Forse la nostra forza è stato proprio il legame di squadra: dal mattino ci siamo “gasati” insieme e poi non abbiamo mai smesso di tifarci a vicenda”.

Che effetto fa sapere che la tua è la prima medaglia individuale italiana nel biathlon nella storia della manifestazione?
“Fa molto effetto (ride, ndr). È un onore, perché prima di me altri hanno centrato una medaglia ed erano tutti atleti e persone di altissimo livello. Superarli, almeno questa volta, è qualcosa di straordinario, anche perché alcuni di questi atleti, che sono più grandi di me, oggi hanno raggiunto ottimi livelli tra i senior. Non credo che sarò l’unica ad averne vinta una, comunque, perché il biathlon in Italia sta crescendo tanto e presto avrà altri atleti in grado di arrivare davanti a tutti”.

Il tuo prossimo obiettivo?
“Usciranno a breve le convocazioni per i Mondiali junior. Spero di essere nella lista e poi di fare bene lì, ma in ogni caso la stagione non è finita e dovrà dare tutto da qui alla fine. Poi, dopo un po’ di pausa, inizieremo a pensare alla prossima”.

Lo scorso 20 gennaio, tre giorni prima del tuo trionfo a cinque cerchi, hai compiuto 18 anni, ovvero la maggiore età. Dove ti vedi da qui, ad esempio, a cinque anni?
“Vorrei sicuramente essere ad un livello più alto di quello attuale. Perché no, magari partecipare solo più a circuiti internazionali e, in un futuro non lontanissimo, fare il mio esordio in Coppa del Mondo. Ora, però, è presto: bisogna lavorare a testa bassa, e poi si vedrà”.