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Granda in Azione sostiene l’appello di Uncem: correggere subito il taglio in legge di bilancio per i comuni sotto i mille abitanti

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Riceviam e pubblichiamo

Granda in Azione esprime profonda preoccupazione per il recente taglio delle risorse economiche destinate ai Comuni con meno di mille abitanti, deciso dalla legge di bilancio 2024, e richiama l’attenzione su come tale decisione possa impattare negativamente sui programmi pluriennali già avviati da numerosi Comuni di piccole dimensioni.

La recente manovra finanziaria, che ha comportato una riduzione significativa delle risorse destinate agli investimenti nei Comuni minori, è stata votata senza tener conto delle esigenze specifiche delle piccole comunità. In particolare, l’articolo 30, comma 14-bis, del decreto-legge n. 34 del 2019, che prevede finanziamenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici, patrimonio comunale e interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, è stato oggetto di un taglio sostanziale.

Granda in Azione sostiene l’appello del presidente di UNCEM, Marco Bussone, e chiede con fermezza al Governo e al Parlamento di riconsiderare immediatamente questa decisione, reintegrando le risorse precedentemente destinate a questi Comuni.

I Comuni piccoli hanno elaborato programmi pluriennali basati sulle risorse in questione, progettando interventi cruciali per la sicurezza e lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità. Il taglio di 44 milioni di euro per il 2024, 14 milioni di euro per il 2025 e 26 milioni di euro per il 2027 rappresenta una minaccia concreta alla realizzazione di queste iniziative, mettendo a rischio la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini.

In tal senso, Granda in Azione sottolinea che, al 01/01/2023, i Comuni con meno di 1000 abitanti in provincia di Cuneo sono 140 su 248, ovvero il 56,45% del totale, dimostrando la rilevanza di questa categoria che rappresenta oltre la metà delle realtà comunali nella provincia. La giusta integrazione delle risorse è fondamentale per assicurare uno sviluppo equo e sostenibile in tutte le aree del nostro Paese.

Auspichiamo, infine, che anche ANCI e ANPCI possano affiancare UNCEM in questa importante battaglia.

BaNNER
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