Ospedale Carle: un intervento di umanizzazione al CAS

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Si conclude presso l’area ambulatoriale dell’Oncologia dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle il progetto “Curare in relazione”, finanziato da Fondazione Ospedale Cuneo e le Fondazioni Crt e CRC.

Erano già stati presentati a settembre sia la parte relativa alla telemedicina sia l’umanizzazione di 4 camere del reparto. Oggi invece è stato possibile ammirare l’intervento pittorico di miglioramento dell’accesso agli ambulatori CAS e della Breast Unit, realizzato dall’artista Silvio Irilli con l’utilizzo di parte del finanziamento di Fondazione CRC.

 

Gianmauro Numico, direttore dell’Oncologia: “Il CAS, Centro Accoglienza e Servizi, è un luogo che gestisce tutti i percorsi diagnostici in oncologia, dove contiamo circa 2 mila nuovi passaggi ogni anno. Lo stesso intervento di umanizzazione è stato fatto per l’ambulatorio della Breast Unit, importante perché il tumore al seno è il secondo più frequente dopo quello al colon.” Silvana Brao (presente con il coordinatore dell’area ambulatori Daniele Dogliotti) ricorda la presa in carico del paziente: “Anche quelli con forte sospetto sono accompagnati fino all’intervento e la terapia oppure le cure palliative. E’ inoltre attivo un progetto persone fragili per il supporto familiare”.

 

Giuseppe Coletta, direttore sanitario di Azienda porta il saluto e il ringraziamento della Direzione Strategica: “”Ringrazio la Fondazione della Cassa di risparmio di Cuneo. Prima dell’istituzione dei CAS e, in alcuni luoghi ancora adesso, il paziente era lasciato a se stesso nel cosiddetto periodo orfano, cioè quando è a conoscenza della diagnosi ma non è ancora preso in carico. Con i CAS e la nostra gestione abbiamo fatto un passo avanti fondamentale per seguire fin dalla prima fase della malattia il paziente, con un percorso tutelato, rapido ed efficiente”.

La Fondazione CRC è rappresentata dal consigliere di amministrazione Michelangelo Pellegrino e dalla responsabile del settore Sanità Daniela Cusan.

Pellegrino: Voi ci ringraziate per i fondi ma siamo noi che dobbiamo ringraziare voi perché impiegate in modo efficace ed efficiente i contributi che arrivano dal territorio e ad esso è corretto che siano restituiti.”