La cena spaziale “Dalla Luna a Marte”

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Torna la Cena Spaziale, per la prima volta in occasione della Giornata nazionale dello Spazio. Dopo il successo dell’edizione “in hangar”la scorsa primavera al campo volo dell’Aeroclub Torino, nell’ambito dell’evento benefico Il Valore della Vita, il format scientifico-culinario ideato e condotto dal giornalista Maurizio Maschio akaG-Astronauta torna nella sua originale versione “indoor” in una delle più belle dimore storiche del Piemonte.

L’appuntamento è fissato per sabato 16 dicembre dalle ore 19,30 nel nuovo ristorante La Serra dei Berroni, alla Tenuta Berroni di Racconigi (CN), a mezz’ora di macchina da Torino, dove la chef Elisabeth Mühlmannpreparerà per l’occasione un intero menu ispirato alle meraviglie del cosmo e alle missioni spaziali verso Luna e Marte.

A impreziosire la serata con i loro racconti, intervistati dal G-Astronauta, importanti personalità del panorama scientifico e aerospaziale: Walter Cugno, vicepresidente Exploration and Science Domain a Thales Alenia Space Italia e direttore responsabile del sito aziendale di Torino; Vincenzo Giorgio, amministratore delegato di ALTEC Spae vicepresidente Marketing & Sales per le attività istituzionali di Thales Alenia Space Italia; Liliana Ravagnolo, Mission Operations & Training Manager ed esperta di cibo spaziale in ALTEC; Paola Mogliotti, direttrice di I3P, incubatore del Politecnico di Torino e responsabile del progetto Terra&Tech.

Ad accompagnare le portate della cena, le pregiate etichette del Consorzio Tutela Vini d’Acqui docg e dell’azienda vinicola Silvano Bolmida di Monforte d’Alba, con i produttori presenti alla serata per raccontare le loro cantine e i loro vini.

Il costo del menu è di 85 euro, inclusi i 5 vini in abbinamento ai piatti, prenotazioni entro domenica 10 dicembre al 351/37.89.278, oppure via e-mail a [email protected].

 Il format e i temi della serata

Il 16 dicembre 1964 entrava in orbita il primo satellite italiano, il San Marco I. A cinquantanove anni di distanza, sabato 16 dicembre 2023, l’Italia celebra la terza Giornata Nazionale dello Spazio per ricordare i tanti passi che gli uomini e le donne della Terra hanno mosso al di fuori del nostro pianeta, grazie a viaggi spaziali, a sonde, a sistemi di osservazione e a conoscenze scientifiche sempre più avanzate.

La Cena Spaziale sarà dunque un omaggio al ruolo dell’Italia nello Spazio e alla sua industria di eccellenza a livello mondiale.Ad allietare la serata con i loro racconti tra una portata e l’altra, intervistati dal G-Astronauta, ci saranno come sempre illustri ospiti del mondo aerospaziale torinese e italiano, con cui si parleràdell’importanza dello Spazio per la vita sulla Terra, accompagnando i talks con coinvolgenti video e immagini delle più recenti missioni.

Conun pilastro dello spazio del calibro di Walter Cugno si parlerà del Lunar Gateway, la stazione in orbita cislunare che dalla seconda metà degli anni ‘20 riporterà l’uomo e la prima donna sul suolo selenita, aprendo la strada all’esplorazione umana dello spazio profondo, mentre con un altro grande protagonista della scena spaziale,Vincenzo Giorgiosi guarderà a Marte e ai programmi per l’esplorazione robotica e umana del Pianeta Rosso, che trovano in ALTEC, a Torino, un centro di controllo unico al mondocollegato con le agenzie spaziali NASA ed ESA oltre a un vero e proprio simulatore del terreno marziano.

Macome si mangia nello spazio? E come potrebbe cambiare la dieta a seconda che ci si trovi in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale, sulla Luna o si debba affrontare un viaggio di lunga durata verso Marte? Ce lo racconterà l’esperta di space food Liliana Ravagnolo, tra le prime donne in Italia a conseguire l’attestato NASA come istruttrice di astronauti per la ISS, che porterà con sé alcuni campioni di cibo spaziale.

Un viaggio dalla Terra allo Spazio e dallo Spazio alla Terra, andata e ritorno, visto che le missioni spaziali oggi non servono solo a raggiungere altri pianeti, ma anche – e soprattutto – per migliorare la vita di tutti i giorni, qui, sul pianeta che ci ospita. Restando in tema enogastronomico,oggi i dati satellitari vengono utilizzati ad esempio per l’agricoltura di precisione – la cosiddetta agricoltura 4.0 – così da ottimizzare raccolti, ridurre gli sprechi, monitorare lo stato di salute delle piante, dai cui frutti otteniamo i prodotti che finiscono sulle nostre tavole. A questo proposito, come racconterà Paola Mogliotti, sono diverse le startupinnovative in I3P chesviluppano interessanti tecnologie per rendere più sostenibile e sicuro il settore agroalimentare. Guardando al mondo dei vini, in particolare, grazie alla collaborazione tra l’incubatore I3P del Politecnico di Torino e Filiera Futura è natoTerra&Tech, il primo programma nazionale di Open Innovation rivolto al settore vitivinicolo del Paese, che nei mesi a venire si articolerà in una ricca serie di attività a stretto contatto con la filiera produttiva del vino per catalizzare nuovi incontri fruttuosi tra la tradizione enoica e l’innovazione tecnologica.

 

La location e il menu ispirato allo spazio

Dopo essere stata presentata con successo in ristorantie prestigiose location del Torinese, come lo stellato Spazio 7 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Birichin, Casa Vicina a Eataly e Green Pea, oltreché in versione estiva all’aperto nell’ambito di (G)ASTRONOMIEIl Festival degli scienziati di buona forchettaal Castello Reale di Moncalieri e al campo volo dell’Aeroclub Torino, la Cena Spaziale 2023 si tiene per la prima volta in provincia di Cuneo, a Tenuta Berroni, alle porte di Racconigi. Un luogo magico che nel 1773, il nobile De Laugier, d’origine francese, trasformò da antica cascina in residenza di villeggiatura.

Un nucleo a sé, circondato da un grande parco secolare, che all’interno accoglie una cappella e la dimora incorniciata da poderi, scuderie e dipendenze. Grazie alla famiglia che dagli inizi del’900 ne custodisce e tramanda la storia, il 250° anniversario della proprietà è stata occasione per ridare splendore a decori ed architetture originali.

La serata di sabato 16 dicembre si svolgerà infatti nelle antiche serre che dalla prossima primavera accoglieranno il nuovo ristorante della Tenuta. La Cena Spaziale sarà quindi un’anteprima del rinato spazio e sarà firmata dalla giovane e talentuosa chef Elisabeth Mühlmann, che per la serata ha studiato alcuni piatti ad hoc ispirati allo spazio.

La serata si aprirà alle 19,30 conlo Space Welcome, l’aperitivo di benvenuto con buvette e fritti a passeggio accompagnati dalle bollicine di Acqui Brut Rosèdocg della Cantina La Torre di Castel Rocchero. Ci si accomoderà quindi agli eleganti tavoli conviviali, per la cena placée: s’inizierà con due antipasti, Pinzimonio Spaziale e La Via Lattea, deliziosi sformatini di ricotta Agri Berroni in una galassia di ketchup di Peperoni di Carmagnola e miele Millefiori di alta montagna, serviti in abbinamento all’Acqui Rosato docg di Marenco Vini. Il primo Moon To Marssarà uno dei piatti forti della cuoca, un delicato risotto integrale con porri e nocciole, buonissimo, servito in doppio abbinamento al “bianco lunare” del Sauvignon Blanc “Langhe Antica Novella” docg 2021, in formato Magnum, e al “rosso marziano” del Barolo docg Bussia 2018 dell’azienda vinicola Silvano Bolmida di Monforte d’Alba.

Si proseguirà quindi con un secondo da veri g-astronauti, la Costellazione dei Pesci, un’interpretazione in chiave astronomica del baccalà mantecato, con filetti di baccalà fritti e chips di patate viola, lasciando ai commensali la possibilità di scegliere se accompagnare il piatto con bianco o rosso di Silvano Bolmida degustati con il risotto, per chiudere in dolcezza il Sorbetto dell’Astronauta by Agri Berroni, preludio alla golosissima Bavarese alla Nocciola delle Langhe, con gelée di lamponi e croccanti al cioccolato fondente, in abbinamento al Brachetto d’Acqui docg dell’azienda agricola Ivaldi Dario.

Il costo del menu è di 85 euro, inclusi i 5 vini in abbinamento ai piatti, prenotazioni entro domenica 10 dicembre al 351/37.89.278, oppure via e-mail a [email protected].

 

E prima di cena, un tour guidato nella città natale di Schiaparelli

Forse non tutti lo sanno, ma non lontano da Tenuta Berroni, Savigliano è la cittadina che ha dato i natali a Giovanni Virginio Schiaparelli- l’astronomo scopritore dei cosiddetti “Canali di Marte”, di cuicustodisce numerosi ricordi.

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Savigliano, in occasione della Cena Spazialee della Giornata nazionale dello Spazio, per la prima volta festeggiata nella provincia di Cuneo, ha deciso di proporre un’originale visita gratuita dedicata a questo suo illustre concittadino.

Il tour, organizzato in collaborazione con l’Ufficio turistico, partirà nel pomeriggio di sabato 16 dicembre, alle ore 15 dal Museo Civico, dove sono conservati oggetti e cimeli della vita e dell’attività di Schiaparelli, donati dal figlio nel 1913 alle neonate collezioni civiche. Seppur nato fuori città, in prossimità della fornace da mattoni della famiglia, l’adolescenza del celebre astronomo è legata al cuore di Savigliano. Gli Schiaparelli vissero infatti a poca distanza proprio dal Museo Civico e il piccolo Giovanni andò a scuola nel complesso conventuale di San Pietro, che al tempo accoglieva tutti gli istituti scolastici. Il futuro astronomo lasciò Savigliano per proseguire gli studi universitari. Ma continuò a frequentare il parroco di Santa Maria della Pieve, con cui condivideva la passione per l’astronomia. Avvicinandosi a piazza Santa Rosa non mancherà un cenno alla Stella saviglianese che campeggia oggi in Piazza del Popolo: riproduce quella che corona la Mole Antonelliana di Torino e fu progettata proprio a Savigliano. Uno spunto in più per ricordare come il piccolo Giovanni si appassionò al cielo. La visita si conclude nella Torre Civica di Savigliano. Per anni chiusa al pubblico, ora è il fulcro del progetto “SantaRosa-Prospettive Cittadine” condiviso tra il Comune e l’Associazione Civitas. Un simbolo della cittadina che in futuro dovrebbe dedicare uno spazio al celebre astronomo saviglianese e che sarà il focus di varie iniziative culturali.

La visita, a pochi giorni dal Natale, sarà anche occasione per alcuni accenni alle comete che segnarono tutta la vita dell’astronomo e – su richiesta – potrà essere abbinata a un aperitivo con il tradizionale “Paulin” della Pasticceria Scaraffia.

Visita guidata gratuita (aperitivo a pagamento) per un massimo di 25 persone, previa prenotazione scrivendo a [email protected].