Jannik Sinner sogna con i Carota boys “revellesi”: “Un fenomeno nato per divertimento”

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In foto, i Carota boys con Jannik Sinner. Da sinistra a destra: Alberto Mondino, Francesco Gaboardi, Enrico Ponsi - Gianluca Bertorello, Alessandro Dedominici e Lorenzo Ferrato.

È il fenomeno del momento. Ormai tutti parlano, in Italia e non, di Jannik Sinner, il nuovo fenomeno del tennis mondiale che, ai Nitto Atp Finals in corso di svolgimento a Torino, ha ottenuto due vittorie su due, superando per la prima volta in carriera il n.1 al mondo Novak Djokovic.

Questa sera, l’italiano si giocherà contro Rune l’accesso alle semifinali del torneo che mette di fronte i migliori 8 al mondo, e lo farà ancora una volta con il sostegno sugli spalti dei Carota boys.

Chi sono? Il suo fan club, composto da sei ragazzi vestiti da carota che lo seguono in tutte le competizioni e tifano per lui. La vera notizia, però, è che i sei “pazzi” sono tutti originari della provincia di Cuneo e, nello specifico, di Revello.

Uno di loro, Francesco Gaboardi, ci spiega come è nato il gruppo: “A maggio decidemmo di acquistare i biglietti per gli Internazionali di Roma e, sul gruppo Whatsapp, nacque l’idea di acquistare sei costumi da carote, così da farci due risate. Ci tengo subito a precisare una cosa: non per il colore dei capelli di Jannik come pensano molti, cosa che sarebbe anche un po’ spiacevole, ma perché durante un torneo del 2019 Sinner mangiò una carota, facendo parlare di sé”.

Da lì, è stata un’escalation: “In quell’occasione le telecamere ci inquadrarono più volte e anche Jannik postò una storia con noi. Già lì, ci contattò la Lavazza, proponendoci una sorta di partnership per il Roland Garros. Grazie a loro, quindi, abbiamo potuto seguire il nostro idolo in Francia e poi agli Us Open. E negli Stati Uniti è esplosa la “Carota boys mania”, come prevedibile (ride, nda).

E ormai non c’è più Sinner senza il suo fan club: “Seguiamo le partite di Torino e speriamo stasera di portare bene come abbiamo fatto le scorse volte. Una precisazione: il nostro è sempre un tifo cauto, come si addice al tennis. Chiaramente, sosteniamo Jannik in tutti i modi, ma sempre in modo rispettoso nei confronti degli avversari”.

Intanto, la pagina Instagram creata in viaggio in treno verso il Rolland Garros ha già raggiungo oltre 40mila follower e sono nate delle maglie dei Carota boys che spopolano: “Le vendiamo ovunque, dall’Australia agli Stati Uniti, passando per il Giappone. Com’è Jannik? Un ragazzo fantastico, semplice e diretto. Con lui scherziamo in tranquillità. Si è detto sorpreso del fatto che siamo sei amici che abbiamo fatto questa follia. Ma è questo il segreto: i Carota boys non sono una trovata commerciale, ma un gruppo di amici che ha fatto una cosa puramente per divertimento”.