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«Vogliamo continuare nel percorso di sviluppo intrapreso da tempo»

Il presidente di Inalpi Amborgio Invernizzi svela: «Nei prossimi mesi saremo pronti con due nuovi progetti che riguardano lo yogurt e il siero di latte e per i quali abbiamo ottenuto un finanziamento di 8,5 milioni di euro finalizzati ad una ulteriore crescita»

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Amborgio Invernizzi, presidente di Inalpi, crede ed investe nei giovani, nella ricerca e nel valore della fileria, senza mai dimenticare che per la sua azienda, le parole chiave restano sviluppo e sostenibilità.
Dottor Invernizzi quale è stato l’andamento di Inalpi in questo 2023?
«Per Inalpi questo è un periodo importante, dall’inizio dell’anno ad oggi molti sono stati i progetti che hanno visto concreta realizzazione e molti sono quelli che realizzeremo nei prossimi mesi. Non posso citare la messa in funzione della seconda torre di sprayatura che segna, per la nostra azienda, un passaggio storico con il quale raggiungeremo una produzione annua di circa 550 milioni di latte in polvere. Un dato a cui vanno collegati la crescita e lo sviluppo della filiera latte e del suo indotto. Uno dei nostri obbiettivi a tendere sarà inoltre quello di raggiungere una raccolta giornaliera di 1.400 tonnellate di latte, un dato che ci collocherebbe al primo posto come impianto di trasformazione italiano. I mesi che ci aspettano saranno dunque impegnativi, ma vogliamo proseguire quel percorso di sviluppo che abbiamo intrapreso da tempo. Vorrei però anche sottolineare i risultati ottenuti in termini di innovazione di prodotto. All’inizio dell’estate abbiamo presentato al mercato le prime referenze Latterie Inalpi nel comparto degli alto proteici con le Fettine Protein +, fettine alto Proteiche con Postbiotici – addizionate con Zinco e Selenio – ed è con soddisfazione che qualche settimana fa abbiamo ritirato il “Top Innovation 2023”, riconoscimento che ci è stato conferito all’interno di un’importante fiera mondiale come quella di Anuga a Colonia».
Parlando di novità di prodotto e nuovi progetti, sappiamo che Inalpi si appresta a realizzare un nuovo percorso nel comparto degli yogurt e non solo.
«Latterie Inalpi entrerà nuovamente nel mercato degli yogurt. Un settore che sappiamo essere in forte crescita, che abbiamo già vissuto da vicino con l’affitto del ramo d’azienda ma che adesso intendiamo sviluppare all’interno del nostro plant di Moretta. Tra qualche settimana presenteremo al mercato una nuova linea a marchio Latteria Inalpi con gusti del tutto innovativi. Mentre nei prossimi mesi, credo entro la fine dell’anno, saremo pronti anche per un nuovo progetto che riguarda il siero di latte, con una proposta studiata nell’ottica di un’economia circolare dove andremo a trasformare un sottoprodotto della caseificazione in un componente che ha ampio utilizzo. Per la realizzazione di questi due progetti abbiamo avuto il supporto del Gruppo BCC Iccrea con BCC Banca Iccrea in pool con Banca Alpi Marittime, una dimostrazione di condivisione della nostra visione che ci ha portato alla sottoscrizione di un accordo per un finanziamento di 8,5 milioni di euro, che concorrerà al proseguimento del piano di sviluppo aziendale e di investimenti sul territorio».
Presidente, quello che ci ha raccontato dimostra una propensione da parte di Inalpi ad investire anche oggi, in un momento storico che certo non possiamo definire semplice e di facile lettura…
«Il momento è certamente complesso, basta guardare alle notizie che ogni giorno ci arrivano che sono certamente motivo di preoccupazione e necessitano di grande attenzione, ma che non possono diventare una ragione di sospensione dello sviluppo aziendale. Vede, essere imprenditori ha un significato più profondo di quello che si lega meramente al fatturato e ai numeri. Certamente questi sono elementi fondamentali per poter tenere in vita un’azienda, ma nei nostri “compiti” risiede anche la capacità di guardare avanti, di acquisire responsabilità per la propria azienda e per il territorio in cui si vive, di saper reagire sempre, trovando soluzioni o nuovi percorsi. Le faccio un esempio pratico. Nel 2020, quando il Covid ha cambiato in modo irreversibile le vite di ognuno di noi, avevamo due alternative: stare fermi ed attendere che gli eventi facessero il loro corso oppure utilizzare quel momento sospeso per progettare il futuro, ed è esattamente questa l’opzione che abbiamo deciso di adottare. Abbiamo messo a terra un piano investimenti che mi permetto di definire coraggioso, ma non certamente improvvisato, costruito passaggi importanti per il domani di Inalpi e poi ci siamo messi al lavoro. Come imprenditori abbiamo l’obbligo di saper reagire ai momenti complessi, la nostra è una responsabilità che dobbiamo saperci prendere e poi concretizzare. Altrimenti si vive di sole parole che poco risolvono: il lavoro e i fatti concreti rappresentano l’unica vera risorsa».
Le aziende del futuro dovranno essere sempre più sostenibili. È questa un’ulteriore sfida che si aggiunge a tutte quelle che ogni giorno le imprese vivono?
«La sostenibilità declinata in ambito aziendale, ma più in generale l’educazione ad una sempre crescente attenzione all’ambiente e a tutti gli elementi previsti dai goals dell’Agenda 2030 dell’Onu, sono ormai divenuti pilastri per la costruzione di un futuro migliore per noi e soprattutto per i nostri figli. Inalpi ha raggiunto la certificazione carbon e water footprint di stabilimento, che stabilisce un punto di partenza. Per i consumi dell’acqua abbiamo avviato un processo di recupero e riteniamo che il prossimo anno si possa raggiungere l’obiettivo di zero sprechi, mentre attraverso la costruzione del biodigestore ricicleremo il letame per trasformarlo in biogas. Ma anche la nostra filiera e tutti i conferitori, che ne sono parte integrante, stanno compiendo un percorso che punta ad una sempre crescente sostenibilità, come evidenziato nelle rilevazioni fatte che mostrano come circa l’80% delle aziende agricole della filiera utilizzino fonti energetiche rinnovabili. Inoltre, abbiamo dato vita ad un nuovo progetto, avviato sempre in questo 2023, che abbiamo chiamato “Agire in allevamento” attraverso il quale InLab Solutions – il nostro centro R&D – e i conferitori Compral sono impegnati in uno studio finalizzato alla riduzione dei gas serra in allevamento. Conclu­dendo, e per dare una risposta alla sua domanda, credo quindi che si tratti effettivamente di una nuova sfida che è però necessaria per garantire a tutti un futuro e penso anche che per il mondo imprenditoriale la sostenibilità non costituisca più un argomento opzionale ma una vera e propria leva di accesso al mercato».
Presidente per chiudere questo nostro incontro, vorrei ancora chiederle un accenno all’attenzione di Inalpi verso il territorio sul quale siete molto presenti…
«Anche l’attenzione al territorio, la creazione di opportunità di lavoro che garantiscano dignità, trasparenza nei contratti ed equità sono un aspetto della sostenibilità. Inalpi si fa portatrice di questi valori sia all’interno della propria filiera, ma anche prestando la massima attenzione al territorio in cui operiamo. Siamo inoltre convinti che il nostro essere impresa debba anche declinarsi in un sostegno tangibile a tutte quelle realtà che coinvolgono la comunità. Di qui, per esempio, il nostro sostegno alle numerose società sportive che condividono valori che sono gli stessi che guidano da sempre Inalpi. Valori che si fondano sull’impegno, sul lavoro quotidiano, senza scorciatoie, magari lontani dai riflettori ma mettendo in primo piano la voglia di raggiungere obiettivi con serietà e determinazione».

BaNNER
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