La caccia alle bandiere arancioni ha portato a Cherasco 52 partecipanti

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Sei tappe per scoprire la storia secolare di Cherasco, attraverso i monumenti più rappresentativi del suo centro storico: la Caccia ai tesori arancioni, manifestazione culturale promossa dal Touring club italiano, ha radunato fra le vie della Città delle Paci, domenica 8 ottobre, 52 persone.

Divise in 11 squadre, i partecipanti si sono ritrovati alle 15, davanti alla Biblioteca civica, in via Monte di pietà, misurandosi nella soluzione di 6 enigmi, corrispondenti ad altrettanti siti storici da raggiungere a piedi nel concentrico. Più di settecento anni di storia dell’abitato sono stati condensati nelle tappe corrispondenti all’antica chiesa di San Pietro, all’arco di Porta Narzole, al castello dei Visconti, ai resti della cinta bastionata, all’Arco del Belvedere e al santuario della Madonna del popolo. Come ogni caccia al tesoro che si rispetti, l’epilogo è coinciso, verso le 17, con la consegna dei premi agli iscritti.

Per Cherasco si tratta, dopo quella del 2022, della seconda adesione alla Caccia ai tesori arancioni, un evento che coinvolge, ogni anno, i centri abitati inseriti nell’elenco delle Bandiere arancioni del Touring club italiano. Il riconoscimento, istituito nel 1998, viene attribuito ai borghi con meno di 15mila abitanti distintisi, in tutta Italia, per la qualità dell’ospitalità, le capacità di sviluppo green e di valorizzazione dei prodotti locali.

All’atto di adesione, effettuata su Internet o tramite l’Ufficio turistico di Cherasco, i partecipanti hanno devoluto una piccola offerta all’ente organizzatore: i fondi raccolti serviranno a sostenere le attività dell’associazione, attiva dal 1894 nella promozione del patrimonio storico-artistico della nostra penisola.