A novembre chiuderà l’Unicredit di Venasca

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A metà novembre la banca Unicredit di Venasca, situata in via IV Novembre 33, cesserà la sua operatività. L’azienda, che pure è proprietaria dei locali dove si trova lo sportello, terminerà i servizi in paese venerdì 17 novembre. Lo ha comunicato la direzione della filiale al Comune, sostenendo che la scelta è motivata da una riprogrammazione aziendale.

 

«Si tratta di una pessima notizia per Venasca e per tutti i suoi abitanti e commercianti, in buona parte clienti della banca Unicredit, ma anche per tanti altri clienti dell’istituto che si trovano fuori dal nostro Comune» ha dichiarato il Sindaco Silvano Dovetta.

 

A nulla sono serviti i tentativi dell’amministrazione comunale di evitare o quanto meno rimandare questa chiusura, che purtroppo si aggiunge alle altre già disposte da altri istituti di credito in altre località della valle: si riducono dunque ulteriormente gli sportelli bancari attivi sul territorio, con conseguenti disagi crescenti per la popolazione, specialmente per la fascia più anziana.

 

«Il segnale che viene dato – continua Dovetta – è molto negativo nei confronti della montagna e di chi vi abita o lavora: abbiamo fatto tutto il possibile per tentare di far tornare sui suoi passi l’istituto bancario, ma la verità è che le piccole amministrazioni locali sono del tutto inermi di fronte alle logiche puramente commerciali delle grandi aziende».

 

Il problema, purtroppo, è generalizzato e non riguarda soltanto il territorio della valle Varaita, dove peraltro nel corso del 2023 si è già assistito alla chiusura di sportelli a Piasco, Brossasco e Costigliole Saluzzo: è di questi giorni la notizia delle manifestazioni a Torino e in provincia cui hanno preso parte Marco Bussone e Roberto Colombero, i presidenti nazionale e piemontese di Uncem, per sensibilizzare sul tema e invocare una mobilitazione politica volta a creare un tavolo di discussione con le banche, che finora hanno agito senza consultare minimamente le amministrazioni e le comunità locali. Il Sindaco, nelle vesti anche di presidente dell’Unione Montana aveva già intrapreso iniziative per evitare la chiusura degli altri sportelli della valle Varaita, purtroppo però sempre con esito negativo. Il tavolo delle Unioni provinciali con Uncem ha portato e continuerà a portare in discussione questo problema di progressivo abbandono delle terre alte da parte degli erogatori di servizi: sono sì territori a domanda debole ma è fondamentale che vengano mantenuti dei presidi.

 

«Tra il 2014 ed il 2020 i Comuni che hanno perso la presenza del loro unico sportello bancario sono per il 67,6% montani. Se si continua in questa direzione, dettata da logiche commerciali che derivano dalle fusioni dei grandi gruppi bancari, non vi sarà alternativa ai servizi bancari online per tutta la popolazione residente in montagna: ma quanti anziani sono autonomi nella gestione dei servizi di home banking?» conclude Dovetta.

 

L’amministrazione di Venasca si è già attivata per individuare eventuali soluzioni alternative in paese, dove è comunque attivo un ufficio postale che eroga anche servizi di tipo bancario.