Giovani e ambiente, per dare ancora più valore al territorio e costruire un mondo migliore. Tutto ciò mettendo sé stessi a disposizione di chi ne ha più bisogno, con la massima dedizione, in una sorta di restituzione sociale nei confronti delle persone costrette a vivere in contesti meno fortunati. È, in estrema sintesi, la vision del governatore del Distretto Lions 108 Ia3 (quello cioè che riunisce i 62 club di Piemonte occidentale e Liguria di ponente), il sindaco emerito di Canelli, Oscar Bielli.
Bielli, di recente, a Roma, ha partecipato a un’importante convention del Lions internazionale. In questo momento, quali sono gli obiettivi della vostra associazione?
«A Roma è stato approfondito il progetto presentato a Boston lo scorso luglio durante l’evento al quale anche io ebbi l’opportunità di partecipare. Si tratta, nello specifico, dell’iniziativa “Mission 1.5” lanciata dalla presidente internazionale Patti Hill: l’obiettivo, come suggerisce il titolo, è raggiungere, entro il 2027, 1,5 milioni di soci Lions nel mondo in modo da poter servire un miliardo di persone in difficoltà. Tale attività, da sola, spiega bene quella che è la nostra visione: operiamo a favore delle comunità locali, portando avanti in parallelo un impegno internazionale che ci permette di essere presenti in tutti gli Stati del mondo, oltre che presso l’Onu, come delegazione».
Oltre che per i progetti più strutturati, siete in prima linea per fronteggiare le emergenze.
«Attraverso la Fondazione del Lions International, che raccoglie fondi presso i nostri club e i nostri soci e attraverso iniziative proposte all’esterno dell’associazione, riusciamo a essere tempestivi in caso di emergenze come cataclismi naturali o guerre. Quando eravamo a Roma – e con noi c’era pure uno dei vicepresidenti internazionali, l’indiano A. P. Singh – si è purtroppo verificato il terribile terremoto che ha devastato il Marocco: nel giro di dodici ore erano già stati stanziati 100mila dollari. Una cifra che di certo non risolve i tanti gravi problemi, ma è una prima risposta alle necessità immediate».
L’impegno Lions, insomma, è sempre più globale, vero?
«Proprio così. Per molto tempo, i Lions sono stati fortemente Usa-centrici: oggi la presidente internazionale è canadese, il prossimo anno il nostro leader sarà brasiliano, l’anno successivo indiano e, dopo ancora, keniota. Ciò dimostra che vogliamo essere presenti in modo capillare in ogni continente, interessandoci non solo delle problematiche dei Paesi occidentali, ma anche e soprattutto di quelle che riguardano gli Stati maggiormente in difficoltà».
Da Roma a Piobesi d’Alba. Qui ha aperto l’anno del Distretto 108 Ia3, portando come ospite Antonio Biella, direttore generale di Acqua San Bernardo. Quali sono le priorità?
«I giovani e l’ambiente: in prospettiva futura non vedo due temi più collegati tra loro di questi. Se vogliamo occuparci di futuro per davvero, è inevitabile interessarsi dell’ambiente, per cercare di migliorare la situazione attuale, e affidarsi ai giovani: non siamo noi a dover programmare quello che sarà il loro tempo, devono essere loro ad aiutarci a pensarlo. Non a caso tutti i miei primi collaboratori hanno esperienza nei Leo Club, i club Lions per i giovani».
Gli altri obiettivi?
«Tutti quelli che costituiscono l’identità Lions. Cito, in particolare, la salute – attraverso l’impegno per la vista e nella lotta al diabete e ai tumori infantili -, la scuola e l’inclusione».
L’inclusione, peraltro, è un tema di grande attualità.
«È una questione centrale e va trasmessa alle nuove generazioni. Non possiamo pensare di cambiare le abitudini e la mentalità delle persone anziane, dobbiamo piuttosto investire sui giovani, in modo tale da far crescere bene il loro albero, senza mai illudersi che le cose possano andare bene da sole».
I prossimi appuntamenti?
«Sabato 30, ad Asti e Canelli, il nostro Distretto ospiterà una cinquantina di delegazioni Lions che operano nei territori italiani patrimonio Unesco. Il programma prevede, in mattinata, ad Asti, un convegno su territorio, vino e cultura; nel pomeriggio, ad Acqui Terme, si svolgerà invece l’evento “Together for Africa”, con lo scopo di mettere in collegamento le componenti lionistiche impegnate per il territorio africano con altre realtà, esterne ai Lions, che operano negli stessi contesti. Inoltre, oggi (giovedì 28), ad Alba, presenteremo il Premio Letterario Lions (se ne parla nell’altra pagina)».
Chiudiamo con un appello?
«All’inizio di ogni incontro invito i presenti a chiedersi se, nel caso in cui fossero nati in una parte del mondo più sfortunata, sarebbero riusciti a fare le stesse cose. Dato che noi – in questo senso – siamo stati più fortunati, senza di fatto avere alcun merito, credo sia opportuno soffermarsi sul debito di riconoscenza che noi dobbiamo pagare a una parte dell’umanità. Mettersi al servizio è una grande cosa».
Premio letterario: la sesta edizione omaggia gli albesi Fenoglio
e Parusso
L’impegno dei Lions per la costruzione di un mondo migliore passa anche attraverso la promozione della cultura. Va in questa direzione il Premio Letterario Lions: giunto alla sesta edizione, il riconoscimento quest’anno renderà omaggio a due albesi: Beppe Fenoglio e Giulio Parusso. Ed è proprio per questo motivo che l’iniziativa verrà presentata nella capitale delle Langhe. L’appuntamento è per oggi, giovedì 28 settembre, alle 17, presso la sala conferenze del palazzo di Banca d’Alba, in via Cavour 4. Il premio, che in questa edizione sarà riservato alle prefazioni, è promosso nel 2023-2024 dal Distretto Lions 108 Ia3, in collaborazione con il Lions Club Nizza Monferrato-Canelli e con il Lions Club Alba Langhe, il Centro Studi Beppe Fenoglio e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Alba. Come consuetudine sara riservato un ruolo centrale alle scuole del territorio.