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«La tecnologia? Un valido mezzo ma il fine è l’uomo»

Le Acli di tutta Italia a Cuneo per l’Incontro nazionale di Studi. Lo presenta il presidente provinciale Elio Lingua

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Grande fermento, a Cuneo, per il 55e­si­­mo Incon­tro na­zionale di Stu­di del­le Acli, che si terrà nel capoluogo della Granda da oggi, giovedì 21, a domenica (maggiori dettagli nell’articolo a fianco). In occasione del prestigioso evento, noi di Rivista IDEA abbiamo intervistato il pre­si­dente provinciale delle Acli cuneesi, Elio Lingua. Il Pre­sidente – centallese di nascita e dronerese di adozione – si è soffermato con noi sul significato della quattro giorni, ma anche sul rapporto con le istituzioni e sul futuro dell’associazionismo.

Presidente Lingua, cosa significa per le Acli cuneesi ospitare questo importante appuntamento?
«Il fatto che l’amico Emiliano Manfredonia, presidente na­zio­nale Acli, e la Direzione nazionale delle Acli abbiano scelto Cuneo per queste giornate di incontri rappresenta per noi un onore e un dono. Scegliere la provincia di Cu­neo è stato inoltre anche un riconoscimento per l’amico Beppe Andreis, storico dirigente delle nostre Acli, scomparso nel dicembre del 2021».

Percepisco una forte commozione nelle sue parole.

«Beppe è stato un amico che per oltre quarant’anni, da quando cioè da Piossasco si è trasferito a Sinio, con la sua passione e le sue straordinarie doti umane, ci ha aiutato a crescere nello spirito e negli ideali. Il suo aiuto, la sua passione e le sue capacità sono stati per noi un grande esempio. Ora immagino che ci stia guardando da lassù con il suo consueto sorriso e credo sia molto felice per questo appuntamento».

Negli anni, in provincia di Cu­neo, sono stati tanti i sostenitori della crescita del­l’e­spe­rienza aclista.
«Desidero ricordare l’impegno di tanti dirigenti, come Tancredi Dotta Rosso nel centenario della sua nascita, e i primi presidenti provinciali che, insieme ai numerosi sa­cerdoti delle diverse diocesi della provincia, tanto si dedicarono al radicamento e, a partire dagli anni Ottanta, allo sviluppo dell’associazione. Pen­so ad esempio a Se­ba­stiano Dal­masso, Giu­sep­pe Be­ne­det­to, Lui­gi Lerda, Er­man­no Bressi, Andrea Oli­vero, Sergio Taricco, oltre al già citato Beppe Andreis e a Marco Didier».

Il tema centrale del convegno sarà il ruolo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza ar­ti­ficiale: quanto è importante discuterne?
«È importante per ribadire co­me tocchi ancora a noi, esseri umani, gestire l’intelligenza artificiale. La tecnologia deve continuare a essere un mezzo e non diventare un fine: non ci sarebbe futuro per l’umanità. Al centro, invece, deve con­tinuare a esserci la persona e, prima di tutto, la sua facoltà di pensare, desiderare, immaginare e creare».

Nel percorso di avvicinamento all’evento, la vo­stra associazione ha po­­tuto contare sul supporto di enti, istituzioni e non solo.
«Cuneo è stata scelta anche per l’accoglienza e la disponibilità dimostrata dai no­stri rappresentanti po­li­ti­ci, du­ran­te gli incontri con il presidente della Provincia Ro­bal­do, con la sindaca di Cu­neo Manassero, con il vice­sin­daco Serale. C’è stato in­som­ma un bel lavoro di squadra, che ha coinvolto pure la Dio­cesi, gli enti pubblici, le associazioni di categoria, gli enti privati e gli organi di stampa».

In tal senso, di recente, avete incontrato il prefetto di Cu­neo, Fabrizia Triolo, e il questore, Carmine Rocco Grassi. Quali temi sono stati affrontati in particolare?
«Il Prefetto e il Questore ci hanno chiesto che cosa potessimo fare, come Acli cuneesi, per l’accoglienza dei migranti, in particolare minori, che giungono nel nostro Paese. È stato un importante atto di fiducia verso la nostra associazione. Siamo attivi nel ricercare strutture da segnalare e nel promuovere l’accoglienza di chi ha bisogno».

Le vostre attività poggiano sul­l’impegno civico e lo spirito di solidarietà di tutta la provincia. Quanto è vitale questa fitta rete sociale?

«Cuneo è la “provincia Gran­da”, con 247 comuni e 587mila abitanti. La nostra realtà provinciale conta 257 circoli Acli e oltre 35mila soci: una realtà dinamica, radicata nei nostri comuni, che anche nell’ultimo anno è cresciuta at­tra­verso l’avvio di nuo­vi circoli e progetti. I valori del territorio sono quelli dei nostri soci e dei dirigenti, dei sacerdoti e dei tanti volontari: il supporto di tutta la provincia è per noi indispensabile».

Da esperto del settore, cosa vede nel futuro dell’associazionismo?
«L’associazionismo ha un elevato valore sociale, come si è visto con la pandemia e con la guerra in Ucraina; oggi però stiamo facendo grandi sforzi per sopravvivere e adeguarci alla riforma del Terzo Settore. Cre­diamo nel­la validità del­la riforma: le regole per il Terzo Settore lo qualificano, ma le pesanti penalizzazioni sono di difficile gestione, in particolare per le realtà più piccole. Come presidenza provinciale, e non solo, ci stiamo interrogando proprio sulle norme che regolano il mondo delle associazioni».

Qual è la vostra posizione a tal riguardo?

«Come Acli facciamo appello a coloro i quali sono stati eletti per migliorare la normativa, affinché venga valutato il sovraccarico di costi e adempimenti che stanno soffocando le associazioni. Abbiamo proposto ai presidenti dei nostri circoli di collaborare e unire le forze. Creare legami fra i diversi circoli delle varie zone di appartenenza, attraverso proposte e attività, può essere un modo per superare le difficoltà e gli ostacoli della burocrazia».

Quattro giorni di incontri e dibattiti per capire come possiamo adattarci al mondo che cambia

A Cuneo, da oggi, giovedì 21, a domenica, si svolgerà il 55esi­mo Incontro nazionale di Studi delle Acli: quattro giorni di incontri e dibattiti per capire come adattarsi al mondo che cambia, mantenendo saldo il valore e la dignità della persona, dal titolo “Nuove tecnologie e intelligenza artificiale. Esperienza del limite e desiderio di infinito”. Si inizierà oggi, giovedì 21, alle 14,30, presso il Teatro Toselli, con una prima relazione introduttiva a cui seguiranno alcuni contributi che aiuteranno ad entrare dentro i temi scelti. La giornata di domani, venerdì 22, sarà interamente dedicata a leggere e interpretare la complessità della vita e i suoi cambiamenti al tempo dell’intelligenza artificiale. Spiritualità, etica, arte, lavoro, educazione, fragilità e salute, beni comuni ed esperienze del territorio saranno i temi presentati, affrontati e approfonditi anche in forma laboratoriale per un’esperienza maggiormente partecipata. La giornata si concluderà presso il Circolo Acli di Centallo con una cena riservata a tutti i partecipanti. Per sabato 23 sono stati scelti due temi fondativi: democrazia e lavoro; una giornata dal taglio più politico durante la quale si cercherà di comprendere le eventuali possibili ripercussioni sulla vita collettiva. La giornata si concluderà all’Istituto Storico della Resistenza della Provincia di Cuneo con un incontro e una visita guidata ai luoghi più significativi della Resistenza per unire storia e memoria tra ieri e oggi. L’Incontro nazionale di Studi delle Acli terminerà poi domenica 24 con la Carovana della Pace, una marcia per ricordare le vittime del primo eccidio nazista in Italia, avvenuto a Boves 80 anni fa, il 19 settembre 1943. Nelle giornate di giovedì e venerdì sarà inoltre possibile visitare la mostra “The Ai.D-Trasformare la paura in arte digitale” – realizzata dalle Acli di Roma, in collaborazione con il coordinamento nazionale dei Giovani delle Acli, in occasione della Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo -, che sarà allestita nel nuovo Vescovado della Diocesi di Cuneo-Fossano, in via Amedeo Rossi. Trenta racconti di ragazzi e ragazze sono stati inseriti, in forma anonima, in un software di intelligenza artificiale che li ha trasformati nelle opere che compongono la mostra, con l’obiettivo di mettere in scena gli effetti generati nelle vittime da questo tipo di violenza, rompendo il tabù del bullismo e trasformando la paura in arte digitale. Per partecipare all’evento, anche a singoli incontri, è necessario iscriversi telefonando in segreteria provinciale Acli Cuneo, al numero 0171-452644.

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo

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