Nonostante le piogge, attenzione alta sul deficit idrico

0
0

Nonostante le piogge, alcuni Comuni della provincia di Cuneo presentano un deficit idrico e sono ripresi, seppur in numero minimo, i trasporti con autobotti.

“Dopo l’anno della grande siccità – dice il presidente di Ato4 Cuneese Mauro Calderoni – , quest’anno con un maggio davvero piovoso abbiamo recuperato i livelli di precipitazioni, ma come diciamo da tempo, questo non ci deve far abbassare la guardia”.

Calderoni si riferisce a comportamenti virtuosi da parte degli utenti del servizio idrico e anche di nuove infrastrutture da decidere e progettare a livello politico.

“L’attenzione – evidenzia – per l’utilizzo dell’acqua potabile, risorsa non infinita, deve sempre essere massima. Tutti noi dobbiamo abituarci a evitare gli sprechi e a consumare solamente quanto ci è strettamente necessario per usi alimentari e igienici. È un cambio epocale rispetto al passato, ma dobbiamo impegnarci per lasciare una situazione sotto controllo ai nostri figli e ai nostri nipoti”.

“Proprio per consegnare un mondo un po’ migliore alle future generazioni – aggiunge il presidente di Ato 4 Cuneese – dobbiamo riuscire a essere più efficaci dal punto di vista politico: la conferenza dell’Ato riunisce amministratori locali di tutti gli schieramenti. Impegniamoci, allora, tutti in prima persona e per chiedere ai vari referenti politici in Regione ed Governo di stanziare risorse e fondi per migliorare la rete di distribuzione dell’acqua, per aumentare i bacini di raccolta, per rendere efficienti le tubazioni e per individuare con maggior facilità e velocità le perdite. Così, insieme, riusciremo a migliorare la qualità di vita degli utenti della Granda”.

Nei giorni scorsi due Comuni sono risultati in fascia arancione per quanto riguarda i deficit idrici. Si tratta di Nucetto e Rossana. Altri sono in fascia gialla: Acceglio, Aisone, Demonte, Perlo, Piasco, Pietraporzio, Prazzo e Sampeyre.
Il distributore “Acda” ha effettuato 4 viaggi con autobotti per rifornire le vasche di accumulo nei paesi più a rischio.