Alle terme di Valdieri è stato celebrato il 50° anniversario dei “Caduti senza croce”

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È stata una commemorazione di eccezione. La memoria storica è stata rivolta con commozione ai Caduti di ogni epoca contemporanea e di ogni genere di guerra, quando il sacrificio della vita per la patria, per la propria terra, aveva un senso e un significato profondo addirittura sacro.

Nel 1973 alle Terme fu eretta una croce dedicata agli “Alpini senza croce”, in segno di pietà per coloro che erano stati sepolti senza nome e né croce. Valdieri si è sempre distinta per il ricordo dei suoi caduti, e particolarmente per quelli della “Divisione Alpina Cuneense” sacrificati in Russia.

Se qualcuno nei tempi moderni non crede più a queste commemorazioni o le giudica retorica sorpassata, sappia che i cittadini della Valle Gesso ne sono sempre memori e fieri.

Queste memorie e questa fierezza è stata ieri 29 luglio confermata significativamente dalla presenza alla commovente cerimonia dell’On. Monica Ciaburro, dell’assessore del Comune di Boves, il Presidente del Parco Pier Mario Giordano, il Presidente della sezione Ana di Cuneo, Don Mario Panuello ex cappellano militare degli Alpini e dei rappresentanti della Cuneense Aldo Meinero e Silvio Garelli dei commilitoni di varie associazioni combattentistiche, fra cui spiccava l’Associazione Nazionale Alpini – sez. Cuneo – Gruppo di Entracque, numerosi gagliardetti di vari gruppi comunali degli Alpini.

Autorità, militari. Cittadini hanno partecipato con sentimento alla cerimonia religiosa e alzabandiera.

Un particolare ringraziamento va rivolto all’Amministrazione comunale di Valdieri e ai tanti che hanno contribuito attivamente al ripristino del cippo all’organizzazione dell’esemplare manifestazione, nonché alla proloco di Sant’Anna che ha offerto un rinfresco a tutti i partecipanti.

Muteranno negli anni governi politici, cambieranno gli amministratori comunali, ma noi tutti finchè sarà possibile saremo sempre qui, memori e fieri, di fronte a questi cippi dedicati a soldati valorosi.

Staremo in ginocchio davanti a questi caduti che non dimentichiamo.

La nostra è la testimonianza nobile e perenne, l’unico che nel tempo ci può tenere uniti e concordi come popolo, la nostria PATRIA ITALIA.