Fondazione Crc: l’abbraccio a Gianni Genta

L’ex Presidente in sede a Cuneo dopo la lunga malattia. Raviola: «Ho provato tanta emozione»

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Un grande striscione con un messaggio semplice, ma carico di af­fetto: “Bentornato Pre­si­den­te”. Così, mercoledì 10 maggio, la Fondazione Crc ha dato il bentornato a quello che, dal 2016 al marzo 2022, è stato il presidente dell’ente cuneese, Giando­me­ni­co Genta.
Si tratta di una bellissima notizia, accolta con estrema gioia in tutta la Granda e an­che sui social, dove tantissime persone, tra rappresentanti delle istituzioni e privati cittadini, hanno voluto esprimere la loro contentezza.
Una contentezza decisamente giustificata perché “Gian­ni” Genta, 66 anni, ha superato positivamente un periodo della propria vita decisamente difficile: una grave in­fezione causata dal coronavirus lo aveva infatti costretto a lunghe cure in strutture sanitarie specializzate durate ol­tre due anni. Un lungo e complicato periodo durante il quale la famiglia e le persone che gli sono più vicine lo hanno accompagnato con un caloroso abbraccio pieno di amore, sostegno e affetto.
E dopo il ritorno a casa, avvenuto nelle scorse settimane, mercoledì scorso è arrivato anche il saluto di Giando­me­nico Genta alla Fondazione Crc. La gradita visita è stata salutata pubblicamente dalla Fondazione stessa che su Fa­cebook ha commentato la vi­sita con frasi intrise di sincera felicità e commozione: «In questi anni – si leg­ge nel post pubblicato su Facebook dalla Fondazione Crc -, abbiamo la­vorato per portare avanti la sua visione e i suoi progetti più grandi. Bentorna­to!».
A Giandomenico Genta ha dedicato un post sui social anche l’attuale presidente della Fondazione Crc, Ezio Raviola, che alla Rivista IDEA ha dichiarato: «Non lo vedevamo in Fondazione da due anni, è stato qualcosa di toccante poterlo accogliere. In questi anni, abbiamo lavorato per portare avanti la sua vi­sio­ne e i suoi progetti più grandi: dal Rondò dei Talenti al bando Distruzione, agli eventi artistici. Non poteva esserci emozione più grande di ritrovarsi tutti insieme dopo le difficoltà e vedere quanta strada abbiamo fatto. Bentornato Gianni!».