“Proposta celebrazione 80° anniversario discorso Galimberti”: ecco la risposta della Sindaca Manassero

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Rispondo volentieri all’idea lanciata dal collega Mauro Calderoni, Sindaco di Saluzzo e alla sua proposta di organizzare una rievocazione pubblica e ufficiale del famoso discorso che Duccio Galimberti pronunciò il 26 luglio di 80 anni fa, dal balcone che affaccia sulla piazza di Cuneo a lui dedicata.

È certo che la visita del Presidente Sergio Mattarella nella nostra città, a Borgo S. Dalmazzo e a Boves e le parole forti da lui pronunciate il 25 aprile, hanno confermato il sentire e il pensare che in città e in Provincia ci portiamo dentro da 80 anni ossia che la Resistenza sia stata un’opera encomiabile non solo per la nostra terra cuneese e per il Piemonte, ma per tutta l’Italia, e che quello sforzo e quel sacrificio siano stati un coraggioso atto di speranza e una promessa di futuro.

Il ricordo di quello che è stato per noi è concreto: lo incrociamo attraversando le nostre città e lo rintracciamo nelle storie delle nostre famiglie.
Il 26 luglio di ogni anno ricordiamo il discorso di Galimberti, con attività e iniziative volte a coinvolgere le future generazioni verso gli ideali dell’eroe nazionale. Allo stesso modo in città si celebra la data della sua nascita (30 aprile 1906) e se ne ricorda la tragica morte (3 dicembre 1944). E, come è ben noto, il Museo Casa Galimberti, storica abitazione della famiglia, è sempre aperto e accoglie numerose persone nel corso dell’anno, per visite ed eventi.

Anche per questo anniversario speciale, l’80°, stiamo lavorando per costruire un momento adeguato di ricordo. Condivido certamente la proposta di estendere l’invito a tutti i 247 Sindaci della nostra Provincia a questa importante celebrazione: sarà un modo per ritrovarci ancora e consolidare la “radice antifascista, il senso delle istituzioni, il sentimento democratico”, come scrive il Sindaco Calderoni, che ci lega.

Le parole del Presidente Mattarella sul tema della Costituzione, e su come il cuneese ne sia in qualche modo terra d’origine, sono un altro aspetto del 25 aprile scorso che ritengo meriti maggiore riflessione e condivisione sia nei consessi istituzionali, quanto nelle scuole e nelle realtà culturali del nostro territorio. La visione futuristica di Duccio Galimberti potrà così continuare a crescere tra i nostri cittadini, per immaginare il futuro e nutrire il nostro presente.
In attesa di comunicarvi notizie più dettagliate sull’organizzazione degli eventi in programma,
giungano a Voi i miei più cordiali saluti.

Patrizia Manassero