Che aria tira tra politica e mercati? Dopo Rete 4, Ghisolfi lunedì alle 12 sulla 7

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Il Banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi è protagonista di un gradito ritorno nel collegamento con gli studi di Myrta Merlino in una giornata molto importante dal punto di vista sia istituzionale che economico: nel primo caso poiché si sarà alle battute finali dell’affluenza ai seggi per il primo turno delle elezioni amministrative che riguardano il rinnovo dei Sindaci e dei Consigli di alcune centinaia di Comuni, tra cui Siena, Brescia e Sondrio che sono altresì città sedi di importanti poli bancari, per un totale di oltre 6 milioni di aventi diritto al voto; nel secondo caso, perché il lunedì coincide con la tradizionale apertura delle maggiori piazze finanziarie, fornendo un metro di misura degli umori degli investitori preoccupati dalle voci che giungono da oltre Atlantico sullo stallo, nel Parlamento degli Stati Uniti, del disegno di legge del Presidente Biden per innalzare il tetto del debito, necessario a neutralizzare le indiscrezioni su un possibile default della locomotiva economica mondiale.

L’appuntamento è fissato per domani, lunedì 15 maggio sulle frequenze della 7 a mezzogiorno, nella fascia oraria caratterizzata dal popolare contenitore e vivace format di dibattito con cui Myrta Merlino, da molti anni, concorre alla discussione e al confronto politico sui vari temi dei partiti, delle istituzioni, dell’economia e della società.

Per Beppe Ghisolfi si tratta, da una settimana all’altra, di passare dalla prima serata – svolta martedì scorso in collegamento con Stasera Italia e con la conduttrice di Rete 4 Barbara Palombelli – all’ora di pranzo: a conferma di come i temi annessi all’educazione finanziaria, e alla necessità di comprendere appieno i termini dell’economia monetaria e reale per una gestione informata e non allarmistica delle molteplici giornaliere sollecitazioni che giungono da mass e social media e mercati, corrispondano oramai al sentire di una fascia sempre più ampia di popolazione. In attesa che sia prossimamente approvato il disegno di legge del Governo Meloni – sostenuto ulteriormente in Senato dai parlamentari di maggioranza Dario Damiani e Roberto Rosso – che alla riforma del mercato dei capitali abbina l’espressa previsione dell’inserimento obbligatorio dell’educazione finanziaria nelle scuole superiori.