La tragedia di Nowo Postojalowka nel ’42 ricordata al sacrario dei piloni di Montà

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Nel segno della memoria, e della partecipazione, ai piedi della Croce Luminosa che domina l’area del sacrario dei piloni di Montà: in nome di tutti quei Caduti scolpiti nella pietra, cippo cippo, paese per paese del Roero. Gli alpini la elevarono nel 1956: anni in cui ancora giungevano notizie dal fronte russo. Uomini che partirono nel luglio del ’42 dalla Stazione Gesso di Cuneo, in 15mila, sotto le insegne della Divisione Alpina Cuneense: e che, in 15mila, non tornarono. Molti, moltissimi caddero nel disastro di Nowo Postojalowka di cui il 15 gennaio è stato ricordato l’anniversario numero 80. Il Roero, l’Albese e il vicino Astigiano hanno risposto con un’adesione forse anche al di sopra delle aspettative, insieme agli alpini montatesi guidati da Lorenzo Marchisio, dal parroco don Paolo Marenco, dal sindaco “di casa” Andrea Cauda con il comandante Pierlorenzo Caranzano, e Vittorino Rosso in qualità di leader degli alpini roerini.
Decisamente un bel segnale: in attesa già del giorno dedicato alla Croce Luminosa, già fissato per l’ultima domenica di agosto (p.de.).