Il grande ritorno di Alessia Marcuzzi è questione di età

La conduttrice è anche autrice di “Boomerissima” show che su Rai2 mette a confronto due generazioni

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Il tema risulta attuale ed è riassunto in quell’espressione che ormai un po’ tutti – compresi loro, i “boomer” – hanno imparato a conoscere. “Boome­ris­sima” del resto è lei stessa, Alessia Marcuzzi, 50 anni, ideatrice e conduttrice del programma che è già partito su Rai 2 in prima serata. Affronta a suo modo una questione generazionale sottolineata dal rapido progresso digitale di questi anni che ha creato e sta creando una spaccatura tra gli attuali 40-50enni legati al fascino analogico degli anni ’80 e i giovani di oggi, i cosiddetti Millennials, la Genera­zione Y che comprende i nati tra il 1981 e il 1996, estendibile anche alla Generazione Z, ovvero i nati tra il 1997 e il 2012 loro sì “nativi digitali”. Due mondi, due visioni.

Lungi dallo sviluppare qui analisi storiche e sociologiche, diciamo che l’idea di Alessia, seppur non certamente del tutto originale, appare buona, anzi azzeccata: mettere a confronto in una sorta di gara i rappresentanti di una e dell’altra generazione, come due squadre che si affrontano in un derby. In fondo, è la stessa contesa che si vive più o meno quotidianamente all’interno delle famiglie. Quindi è facile identificarsi con i contendenti.

Ma l’esordio mediatico di “Boomerissima” non è stato accolto benissimo. Almeno non dal più autorevole dei critici televisivi, Aldo Grasso del Corriere della Sera, che ha definito lo show “un coacervo di cose già viste» conseguenza di un «programma scritto male».

Qualche critica all’esordio, ma l’idea è buona:
riproporre in tv le diatribe di famiglia

Eppure le premesse, come detto, erano decisamente incoraggianti per un prodotto apparentemente inedito e comunque in controtendenza rispetto agli schemi imposti ultimamente dai vari reality che la stessa conduttrice ha attraversato in prima persona su Mediaset a partire dal “Grande Fratello” fino a “L’isola dei famosi”. E per questa nuova esperienza Marcuz­zi è tornata in Rai dopo ben venticinque anni di assenza proprio con l’idea di portare un contributo nuovo su Rai 2, bisognosa di ascolti. Tutto nel segno di una certa leggerezza che però con lei non può che diventare esplosiva. Il sorriso è quello di sempre, seppur ritoccato, la verve è quella dei giorni migliori e trasmette sempre freschezza. La formula di “Boome­rissima” gira soprattutto attorno alla musica, vero motivo del contendere tra le due generazioni, anche se poi i momenti di maggior tensione emotiva sono stati quelli che hanno visto le opposte fazioni dividersi sull’utilizzo dei social.

C’è da dire che non tutti hanno bocciato il format, una sorta di “one woman show”, al contrario in molti lo hanno apprezzato. È vero che per certi aspetti c’è ancora da aggiustare il tiro, ma al tempo stesso si intravede un buon potenziale. La formula è stuzzicante. Due generazioni a confronto, un gioco di musica, interviste e quiz che mette di fronte i personaggi amati da una e dall’altra parte (da Francesco Facchi­netti a Claudia Gerini, da Tommaso Zorzi a Max Giusti, da Sabrina Salerno a Elettra Lambor­ghini, da Gianmarco Tamberi a Valentina Romani), per un perfetto binomio conduttrice-ospiti. Si tratta di uno sviluppo quasi fisiologico rispetto alla formula già vista di programmi come ad esempio “Ciao Darwin”. Con il regalo di un amico importante: il cameo di Fiorello, direttamente da “Viva Rai 2”, a portare sostanza.

E anche i dati Auditel hanno fatto registrare un buon riscontro: 1.310.000 spettatori, pari al 7.4% di share, per il debutto del format. A primeggiare sulla serata è stato però Canale 5, che con la partita Inter-Parma di Coppa Italia ha capitalizzato 3.815.000 spettatori con uno share del 19.3%, mentre sul secondo gradino come prevedibile si è classificata la nuovissima e molto attesa fiction di Rai 1 “Il Nostro Generale”, che ha interessato 3.411.000 spettatori, con il 17.5% di share. Si vedrà più avanti, con curiosità.