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«Il lavoro non finisce mai… ma tante sono le soddisfazioni»

Il segretario Copello: «L’Ac Cuneo conferma positivi e costanti segnali di crescita»

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Signor Copello, quali sono le funzioni del Segretario in una società sportiva di­lettantistica?
«L’aspetto più impegnativo, senza dubbio, è rappresentato dalla gestione dei tesseramenti, non solo della Prima Squadra, ma anche di tutto il Settore Giovanile, compresa la Scuola Calcio Elite. Un’attività che inizia sin da luglio e che porta via molto tempo ed attenzione. Nel corso della stagione, poi, ci si occupa dei trasferimenti, delle visite mediche, dei rapporti con gli altri club ed i relativi dirigenti, della compilazione dei tesserini e, per le partite, delle distinte. Insomma, tutte le pratiche burocratiche. Il lavoro quindi non finisce mai, ma fortunatamente non sono solo, posso avvalermi della collaborazione di figure come quelle di Marzio Morano e Beppe Parola».

Per un decennio ha fatto parte attivamente dell’organigramma dell’Olmo. Come ha vissuto l’unione con il Cuneo e la na­scita di questa nuova realtà?

«Penso sia stato un processo abbastanza naturale e forse, mi azzardo a dire, addirittura ritardato di un paio di anni perché, dopo il fallimento del AC Cuneo 1905, era a tutti evidente che si dovesse procedere in questa direzione: è stata, però, una scelta grazie alla quale il calcio in città ne ha guadagnato».

Nell’assetto dirigenziale cosa è cambiato rispetto al passato?
«Fondamentalmente è stata con­fermata l’ossatura dell’Olmo, ma con importanti acquisizioni e valori aggiunti. La struttura si è consolidata, aumentando le capacità nell’ambito marketing e comunicazione, anche in virtù del forte incremento degli sponsor che ci sostengono: sotto questo punto di vista un Presidente come Mauro Bernardi si è rivelato un incredibile polo di attrazione».

Un forte segnale è arrivato dalla riqualificazione del centro sportivo del Piccapietra.
«Senza un’impiantistica all’altezza non si può ambire a risultati importanti: il Cuneo Training Center è un enorme passo in avanti, in quanto per un club come il nostro è imprescindibile poter disporre di campi in sintetico grazie ai quali ora, con il sacrificio e la disponibilità di ognuno, tutte le squadre vi si possono allenare. E poi, anche dal punto di vista estetico, il centro ha un altro appeal: si sta operando su ulteriori migliorie (in primis l’illuminazione nel segno del risparmio energetico) e bisogna continuare su questa strada. Sono tutti segnali di una volontà di crescita, anche faticosa, nonostante le difficoltà del periodo».

Il marchio “Cuneo” si sta confermando richiamo per i più giovani?
«L’Olmo era già un punto di riferimento per quanto concerne il vivaio, ma è ovvio che le ambizioni del Cuneo devono essere altre: al di là dei numeri positivi è certamente aumentato l’interesse attorno al progetto, partendo dai piccolini fino ad arrivare alle categorie agonistiche. Ci vorrà del tempo, ma puntiamo a convogliare qui tutto il meglio che può proporre la Granda».

Infine, una battuta sulla Pri­ma Squadra, che si sta imponendo ai vertici dell’Eccel­lenza.

«Da quando portiamo il nome di Cuneo sulla maglia, si è instillato un altro approccio: si è abbinata la mentalità vincente ad un gruppo affiatato che viaggia ormai con meccanismi automatici. Ma l’aspetto più bello sta nel vedere ragazzi cresciuti nel nostro Settore Giovanile, imporsi come titolari. Il campionato è molto equilibrato, ma noi ci siamo».

BaNNER
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