L’Ospedale S.Croce di Cuneo ha una nuova Terapia Semintensiva: “Un momento di svolta” (FOTO e VIDEO)

Nell'area, operativi di 18 posti letto, frutto di una riqualificazione che ha riguardato tutta la parte impiantistica e di allestimento dei locali, oltre alle importanti realizzazioni strutturali di supporto alle attrezzature sanitari. Nel corso dell'inaugurazione, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha chiarito l'iter sulla realizzazione del nuovo ospedale

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Un momento ed una svolta, per medici e pazienti. L’Ospedale S.Croce di Cuneo ha una nuova terapia semi-intensiva: dopo tredici mesi di lavoro, grazie al finanziamento del Piano Arcuri, diventano operativi 18 posti letto, situati su una superficie totale di 985 metri quadrati, frutto di una riqualificazione che ha riguardato tutta la parte impiantistica e di allestimento dei locali, oltre alle importanti realizzazioni strutturali di supporto alle attrezzature sanitarie. Un’area, se così si può dire, flessibile in base alle esigenze: dei 18 posti, 9 possono essere infatti trasformati in letti di Terapia Intensiva, mentre sono altresì presenti 8 postazioni di Osservazione Breve Intensiva (OBI).

“Questo è il terzo passaggio, importante in termine di progetti edilizi, per dare risposte sanitarie appropriate per Cuneo, l’area omogenea Piemonte sud-ovest e per tutti i cittadini che a noi si rivolgono: i primi due sono state le inaugurazioni, ad aprile, dei 15 posti letto di Terapia Intensiva e della piastra endoscopica integrata, assetti indispensabili per far sì che i nostri professionisti possano operare in ambienti con tecnologie adeguate, garantendo efficacia, appropriatezza e sicurezza” ha sottolineato il DG dell’Azienda Ospedaliera S.Croce e Carle Elide Azzan.

Partecipata la cerimonia di inaugurazione, culminata con il canonico taglio del nastro, all’ingresso dei locali, posti al secondo piano dell’Ospedale: presenti il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e dell’Assessore Regionale alla Sanità e Welfare, Luigi Genesio Icardi; per il comune di Cuneo l’assessore Alessandro Spedale, per la Provincia il Consigliere Vincenzo Pellegrino. Inoltre, tra gli altri, il consigliere regionale Paolo Demarchi, il Senatore Giorgio Bergesio, l’Onorevole Monica Ciaburro, oltre al presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola e la presidente della Fondazione Ospedale di Cuneo Silvia Merlo.

“Sono lieto che si concluda un percorso complicato, grazie alla determinazione e caparbietà di tutti. Il Covid ha svegliato le coscienze della politica, dopo anni di tagli alla sanità: ed è per questo che oggi siamo qui ad inaugurare questi 18 posti di terapia sub-intensiva e stamattina abbiamo riaperto la Scuola per Infermieri ad Alba che era stata chiusa nel 2017” ha affermato il Presidente Alberto Cirio che ha colto l’occasione per chiarire definitivamente l’iter, la cronostoria ed il cronoprogramma del discusso nuovo Ospedale di Cuneo, confermando la sua realizzazione nell’area del Carle ed annunciando che nel mese di novembre sarà convocata la Conferenza dei Servizi, a cui si siederanno le istituzioni, gli enti e tutti i portatori di interessi che ruotano attorno al nuovo nosocomio ed attraverso la quale saranno socializzati tutti gli iter di procedura.

“Memori delle difficoltà avute durante la pandemia, la Sanità regionale ha compiuto uno sforzo gigantesco. – così l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi – Nella prima fase della pandemia ha triplicato le disponibilità, passando da 327 a 614 posti di terapia intensiva immediatamente attivabili. Ha aggiunto 160 nuovi posti strutturali, con un investimento di 21 milioni di euro deciso ben prima del piano Arcuri, che prevede ulteriori 299 posti. Sempre la Regione ha provveduto ad acquistare le apparecchiature per allestire 120 posti di terapia subintensiva, che si aggiungono ai 135 esistenti e ai 305 del piano Arcuri, per un totale di 560 posti letto. Su questo fronte, l’Azienda Ospedaliera di Cuneo ha fatto egregiamente la propria parte. L’inaugurazione di oggi è importante perché dà la possibilità ai nostri medici urgentisti di svolgere meglio il loro lavoro, di dare delle riposte più adeguate alle persone che hanno bisogno di assistenza di questo tipo e, facendo tutti gli scongiuri, anche di fronte ad una recrudescenza della pandemia”.

“Un’area che, grazie alla sua versatilità, alla ricchezza ed all’innovazione tecnologica contenuta al suo interno, permetterà di affrontare con più armi sia una recidiva della pandemia, sia nella quotidianità ai medici di urgenza di esprimere le proprie competenze ed al paziente critico di avere una continuità di cura dall’ingresso in pronto soccorso. – aggiunge il Primario del DEA dell’Ospedale di Cuneo Giuseppe Lauria – Ma anche un servizio per l’ospedale, in quanto ricoveriamo il 30% dei pazienti dall’interno, coloro che si aggravano ed abbisognano di un luogo sicuro dove essere trattati. Aspettavo questa apertura da 22 anni, da quando è nata la Medicina d’Urgenza a Cuneo: rappresenterà una svolta ed un luogo dove formare e far crescere i futuri specialisti”.

Il progetto

A novembre 2020 sono stati assegnati all’Azienda Ospedaliera i finanziamenti per la realizzazione complessiva di 15 posti letto di Terapia Intensiva, 18 di Terapia Semintensiva e per l’adeguamento del Pronto Soccorso per un totale di 5.255.000 euro, lavori e attrezzature comprese.

La nuova Terapia Semintensiva rientra tra gli interventi del piano straordinario di riorganizzazione della rete ospedaliera previsti dal Decreto Legge n°34 del 19 maggio 2020 che, nello specifico, ha stabilito la necessità di incrementare il numero dei posti letto di Terapia intensiva a livello nazionale di circa 3.500 unità per raggiungere una dotazione complessiva pari a 0,14 posti letto ogni 1000 abitanti richiedendo alle Regioni di elaborare il piano di realizzazione.

I lavori presso il Presidio Ospedaliero “S. Croce” sono iniziati nel mese di giugno 2021 e si sono conclusi a fine luglio 2022 per una durata complessiva di 13 mesi; lo scorso mese di settembre sono state completate le attività di prova e verifica da parte della Direzione Lavori. Considerando la superficie totale di 985 mq della nuova struttura ed il costo complessivo sostenuto – come da preventivo di progetto – pari a 1.470.000 euro IVA esclusa, il costo unitario risulta essere di 1490 euro per mq. Le attrezzature sono state acquisite con i medesimi finanziamenti per un importo di circa 490 mila euro IVA esclusa.

La riqualificazione ha riguardato in particolare tutta la parte impiantistica e di allestimento dei locali, oltre alle importanti realizzazioni strutturali di supporto alle attrezzature sanitarie.

La Struttura

Il layout di reparto, la dotazione impiantistica e le attrezzature sono stati predisposti per garantire un’elevata modularità e flessibilità organizzativa. Le porte di ingresso alle camere sono scorrevoli e vetrate e le camere stesse sono dotate di visive orientate verso il locale della centrale di monitoraggio per agevolare il controllo diretto dei pazienti. Nella centrale di monitoraggio confluiscono i dati di controllo dei parametri vitali e le immagini delle telecamere a circuito chiuso posizionate su ogni posto letto.

Massima attenzione è stata, inoltre, posta nella realizzazione dell’impianto di distribuzione dei gas medicali specificamente dimensionato per far fronte al trattamento delle patologie respiratorie connesse al COVID. La purezza dell’aria nel reparto è garantita dalla presenza di idonei dispositivi di filtrazione. E’ presente anche una stanza di isolamento in cui il sistema di distribuzione dell’aria consente di regolare la sovrapressione/depressione degli ambienti in funzione della tipologia di paziente ricoverato (in particolare immunodepresso o infettivo).

Per contenere i costi energetici di esercizio, l’impianto di illuminazione e quello di trattamento dell’aria sono regolati da appositi sistemi di automazione e sono stati installati nuovi serramenti esterni a taglio termico con triplo vetro.