Stati Generali della Bellezza di San Gimignano: presente l’associazione Le Terre dei Savoia

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L’Associazione Le Terre dei Savoia ha preso parte alla due giorni organizzata dalla lega delle Autonomie Locali.

Turismo e cultura, ma anche visione amministrativa e buone pratiche di gestione del patrimonio storico e naturalistico. Sono stati questi alcuni dei temi al centro degli Stati Generali della Bellezza, promossi a San Gimignano (SI) dalla lega delle Autonomia Locali il 5 e il 6 luglio scorsi. Un importante momento di confronto tra sindaci, assessori alla cultura e al turismo e altri rappresentanti del settore provenienti da tutte le regioni d’Italia, riunitisi per condividere problematiche e opportunità nella promozione e valorizzazione dei territori.

Tra le realtà partecipanti all’iniziativa anche l’Associazione Le Terre dei Savoia, da sempre impegnata in un percorso di crescita territoriale che parte dalla cultura e dalla consapevolezza delle proprie risorse. «Prendere parte ad eventi similari – ha dichiarato il presidente di Terre dei Savoia e sindaco di Racconigi Valerio Oderda arricchisce il bagaglio di conoscenze personali e associative, perché ci induce a riflettere e ci stimola a sviluppare nuove progettazioni e nuove collaborazioni di caratura nazionale. Si è parlato molto di bellezza, da valorizzare e da vivere e non solo da conservare, ma si è più volte fatto riferimento anche all’importanza della comunità, un tema molto caro a Terre dei Savoia. La promozione della cultura non può infatti prescindere dalla condivisione locale e in questo percorso i sindaci rappresentano davvero “gli ultimi guardiani della bellezza”».

Presenti alla due giorni anche altri comuni associati a Terre dei Savoia come Garessio, con l’assessora alla Cultura e al Turismo Paola Carrara intervenuta martedì pomeriggio all’interno del panel “I Borghi più Belli d’Italia”, e Cavallermaggiore, con il sindaco Davide Sannazzaro in veste di Consigliere Nazionale e Regionale ALI: «Ho voluto raccontare l’esperienza dei Giardini delle Essenze perché credo rappresenti una testimonianza efficace e credibile di come si possa “costruire bellezza” a partire dalle nostre radici e dalle nostre peculiarità storiche e naturalistiche, promuovendole in maniera sinergica attraverso una rete di soggetti cross-territoriale. Una buona pratica da esportare e da far conoscere di cui dobbiamo essere fieri ed orgogliosi.»

Tanti, dunque, gli spunti offerti da un evento che ha visto, tra i relatori, il Ministro della Cultura Dario Franceschini Anche negli anni in cui lo Stato aveva tagliato colpevolmente i fondi alla cultura, i Comuni hanno continuato ad investire nella promozione del loro patrimonio. Il fatto che oggi ci credano tutti, quindi, è un enorme passo in avanti») e i sindaci delle Capitali Italiane della Cultura, da Matera (Domenico Bennardi) a Brescia (Emilio Del Bono), da Procida (Raimondo Ambrosino) a Mantova (Mattia Palazzi). Dallo stesso Palazzi, poi, l’invito a non guardare il binomio “cultura-turismo” soltanto con gli occhi dei fruitori esterni, ma di supportare la spinta endogena delle comunità, fatta di produzioni e animazioni culturali decimate dalla pandemia.

Tra i messaggi conclusivi emersi dalla kermesse, infine, l’esigenza di preservare e valorizzare il capitale umano, i beni culturali, i flussi turistici e la sostenibilità ambientale, un intreccio di elementi felicemente ridefinito dal sindaco di Brescia come il “mastice identitario” di una comunità. All’Associazione Le Terre dei Savoia l’ambizioso compito di farsi custode dei tanti mastici identitari che caratterizzano il Piemonte e il suo territorio.

cs