Motori: Oettl e Go Eleven a punti con il cuore nel weekend

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Una domenica di alti e bassi, l’ultima, per il Team Go Eleven, contrassegnata dalla grandissima tenacia di Philipp Oettl che ha saputo stringere i denti, soffrire, ma portare a casa un risultato positivo a ridosso della Top Ten.

La mattinata si apre con un buon Warm Up per il pilota tedesco, il quale ha testato la nuova evoluzione Pirelli al posteriore, cercando di riottenere il feeling con la moto perso dopo la caduta in Gara 1. Undicesimo posto, girando sotto il 35, senza prendere troppi rischi è comunque un segnale positivo; al rientro ai box inizia a lamentare un dolore crescente nella spalla destra, accusando un po’ di perdita di forza.

Nella Superpole Race, Philipp sceglie la nuova gomma 452 al posteriore, forse si sarebbe potuta azzardare una SCQ, ma purtroppo sarebbe andata ad incidere troppo sulla spalla operata di Philipp, creandogli ulteriore dolore fisico. Il rookie parte male ed alla prima curva si trova tutto esterno, perdendo molte posizioni e transitando in diciannovesima posizione.

Poi inizia il recupero, passa quattro piloti in due giri, sembrando a suo agio in sella. Al quarto giro commette un errore andando lungo, poi la Ducati Go Eleven accusa un piccolo problema in scalata, che lo costringe al ritiro. Un altro zero, purtroppo, con il dolore alla spalla che aumenta, tanto che sul viso si iniziano a vedere i segni della fatica.

Gara 2 inizia con basse aspettative, consapevoli che Philipp avrebbe dovuto stringere i denti e lottare contro il dolore e la fatica per concludere il weekend. Sulla griglia di partenza, un problema tecnico, fortunatamente risolto rapidamente dai tecnici, crea un po’ di apprensione, ma tutto poi scatta normalmente. Philipp riesce a non perdere molto terreno allo spegnimento dei semafori, pur trovandosi nuovamente esterno alla prima curva.

Imposta poi il suo ritmo sul 35 alto/36 basso, cercando di risparmiare energie per il finale di gara, ma contemporaneamente superando piloti più lenti in pista. Recupera su Laverty e Tamburini, li sorpassa, ma nello scambio di posizioni, il trio perde tempo rispetto a Loris Baz. Da metà gara in poi il tedesco numero 5 soffre moltissimo, addirittura in un rettilineo non riesce a tenere il gas aperto al 100% a causa di un indolenzimento del braccio, regalando così decimi agli avversari.

Negli ultimi giri, guidando più morbido e sciolto, riesce a tornare su tempi veloci, distaccando nuovamente i piloti dietro di lui e addirittura recuperando quasi tutto il terreno sulla Top Ten, non riuscendo però ad entrare nella lotta. Al parco chiuso, dopo la bandiera a scacchi, quasi non riusciva a reggersi in piedi, stremato, ma soddisfatto della tenacia e del risultato ottenuto.

c.s.