Adolescenti: quando papà e mamma “non li riconoscono più”

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Adolescenza, l’età dello tsunami. Come interpretare i cambiamenti nei preadolescenti e adolescenti, i ragazzi da poco ex bambini, ma ancora lontani dall’essere adulti, che all’improvviso cambiano, sotto gli occhi dei genitori, tanto da diventare talvolta irriconoscibili.

Se ne è parlato martedì 10 maggio scorso all’Associazione Commercianti Albesi, nell’ambito della rassegna organizzata dal Gruppo Terziario Donna Alba aderente all’ACA, nel convegno dal titolo “Teen Revolution. Alla scoperta degli adolescenti: generazioni a confronto fra i modelli in evoluzione”, con l’intervento del medico e psicoterapeuta – nonché ricercatore in sanità pubblica presso l’Università degli Studi di Milano – Alberto Pellai. A moderare l’incontro un’altra esperta in tema famigliare, consulente di coppia, counsellor professionista e consulente in sessuologia, Nicoletta Musso Oreglia.

Sala gremita e pubblico attento per cogliere ogni suggerimento degli esperti nell’interpretazione delle turbe adolescenziali dei propri figli, stretti fra due età – un’infanzia appena alle spalle ma ancora irrisolta ed un’età matura illusoriamente già raggiunta ma di là da venire – e fortemente condizionati dal mondo di internet e dei social media.

Durante la serata è emersa chiara la difficoltà dei genitori nell’affrontare i cambiamenti corporei e l’approccio alla sessualità dei ragazzi, che si sentono all’altezza di ogni sfida senza in realtà avere ancora gli strumenti e la consapevolezza adatti e che faticano anche a comprendere che cosa vogliono diventare.

Indicativamente tra gli 11 ed i 14 anni, secondo gli esperti, il cosiddetto “cervello emotivo” prevale sul “cervello cognitivo” e i ragazzi sono vulcani sempre pronti ad esplodere.

Un capitolo specifico riguarda la sessualità: il web è diventato il luogo della gratificazione, specie per i maschi, consumatori abituali di pornografia già dalle scuole medie inferiori, con relativi problemi relazionali nell’affettività reale, più impegnativa e da loro meno ricercata. Il divario tra web e realtà si manifesta anche per le ragazze, che hanno speso molto la propria immagine anche artefatta sui social durante il lockdown ed oggi si confrontano con il mondo reale, temendo di deludere il loro “pubblico”.

Questi sono soltanto alcuni degli innumerevoli spunti, colti da tanti genitori che hanno interpellato Pellai e Musso, avendo grazie all’iniziativa del Gruppo Terziario Donna Alba l’occasione di un confronto diretto con chi, per lavoro, studia i comportamenti dei nostri figli e può aiutarci ad interpretarli.
In alto, Alberto Pellai e Nicoletta Musso Oreglia durante il convegno. Più in basso il numeroso pubblico intervenuto a gremire la Sala Alba dell’ACA.