A Bosia il murale “Madre Langa” parla al mondo

L’Ancalau omaggia la mamma dei fratelli partigiani Ambrogio e non solo. Oscar Farinetti: «Penso a Onorina e alla casa che diede un rifugio a Fenoglio e a mio padre»

0
276

Tradizione vuole che ogni anno il Premio Ancalau, oltre all’eredità culturale, lasci al paese di Bosia anche un nuovo murale. Un’opera che dà grande risalto a un personaggio di valore. Negli anni scorsi, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Giacomo Morra o Gianmaria Testa.

Quest’anno il messaggio va addirittura oltre. Perché l’idea di dedicare l’ottavo ritratto della serie a “Madre Langa”, identificandolo con il volto di una mamma esemplare, è già fuori dai canoni. Se poi si tratta della madre dei fratelli Lorenzo, Vincenzo e Gio­vanni Ambrogio, eroi della Resistenza, allora si va anche oltre. Basta guardare l’opera firmata dall’artista Silver Veglia, autore di tutti i murales bosiesi. Anche perché nella stessa opera compaiono le frasi di Nuto Revelli, tratte dal suo “L’anello forte”, straordinaria testimonianza sul ruolo delle donne piemontesi nel periodo più buio della nostra storia recente. Si legge: «Anche le donne hanno fatto la guerra. Nel ’15-18 avevano i mariti al fronte. Nel ’40-45 i figli in Africa, Albania e Russia. O allo sbaraglio nei lunghi mesi della guerra partigiana». Un messaggio che purtroppo suona attuale, come fa capire Paolo Borgna, magistrato ex procuratore vicario alla Procura di Torino e presidente dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea: «Tut­te le guerre sono sempre contro tutte le madri del mondo».
Nel viso della mamma dei fratelli Ambrogio (il murale sarà inaugurato il 19 giugno) si riassumono quelle stesse sofferenze e insieme la forza d’animo e la dignità di tante donne e madri di Langa che soffrirono nelle catastrofi delle guerre.

Oscar Farinetti, figlio del partigiano Paolo che fu comandante della brigata Matteotti “Fratelli Ambrogio”, rivede tante immagini: «È un meraviglioso affresco che racconta il ruolo delle donne nel momento partigiano delle Langhe, rimanda alle giovani staffette, a donne come appunto mamma Ambrogio, che ebbe tre figli uccisi. Aggiunge un valore affettivo alla lotta partigiana». Il patron di Eataly svela preziosi dettagli: «Proprio l’altro giorno ho incontrato a Trezzo Tinella questa donna di 94 anni, Onorina Fenocchio, che nella sua casa, durante la guerra, diede rifugio a Beppe Fenoglio rischiando la vita. Anche mio padre, quando fu gambizzato in piazza Duomo ad Alba, nell’aprile del ’45, fu portato sul tavolone di quella casa. Se fossero passati i repubblichini, avrebbero tutti rischiato di morire». E allora il murale di Bosia che racconta così tanto dolore ma anche tanta forza, merita un applauso – dice Farinetti – «da girare al sindaco Secco e all’ideatore Silvio Saffirio».

Ancalau è il premio, nato nel 2014, che vuole dare evidenza ai giovani di talento in una sfida tra start-up. Qualcosa che si lega ai “valori ancalau”: attaccamento alla tradizione, spirito di innovazione, intraprendenza, determinazione.

All’evento collaborano con diversi ruoli il Comune di Bosia, Eataly, Banca d’Alba, Fondazione Crc, la Rivista IDEA, il quotidiano La Stampa e naturalmente l’Associazione culturale Ancalau. A questo elenco si aggiunge quest’anno l’azienda vinicola Fonta­nafredda che darà vita al “Momento Fontanafredda”, un appuntamento musicale con il jazz in un concerto del pianista di fama internazionale Dado Moroni che concluderà la Passeggiata Letteraria sui sentieri autenticamente fenogliani di Bosia. Il titolo del concerto sarà “Over the rainbow”, una canzone di speranza che appare quanto mai opportuna nel contesto attuale e che al tempo stesso rappresenta una citazione ricorrente nel testo di “Una questione privata”, tra le opere più importanti del grande scrittore albese Beppe Fenoglio, proprio nel pieno delle celebrazioni per il centenario.