Il racconto di Maurizio Longo, il braidese fuggito dall’ucraina assieme alla famiglia

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Pochi giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il nostro giornale, come testimonia l’immagine sotto, aveva intervistato Maurizio Longo e Alessandro Giorio alla luce dei rispettivi legami con il Paese oggi colpito dalle bombe russe. In particolare, Longo, consulente braidese residente da sette anni a Kiev, aveva ripercorso il complicato viaggio compiuto per portare in salvo lui e la sua famiglia. Dopo aver trascorso una notte in un bunker «improvvisato» ma profondamente «ricco di umanità», allestito nel palazzo vicino a quello in cui vive, Longo, insieme con la compagna e la figlia, era partito in auto alla volta dell’Italia. «Ci siamo affidati alle notizie che arrivavano su Telegram e abbiamo scelto strade meno battute e non toccate dal conflitto. Abbiamo effettuato una tappa da amici in una zona più sicura dell’Ucraina e poi siamo ripartiti. In Ungheria ci siamo imbattuti nella ne­ve e in una coda lunghissima. Siamo rimasti in auto per 28 ore consecutive. Infine, abbiamo raggiunto Bra, dove per fortuna ho una casa», aveva raccontato a IDEA.