La Filodrammatica Buschese festeggia i 50 anni di vita

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Avverrà nella serata di lunedì 28 febbraio, a due anni dalla prima data prevista, poi sospesa, di martedì 25 febbraio 2020, la consegna da parte del sindaco Marco Gallo di una targa di ringraziamento alla Filodrammatica Buschese “Ël Ciochè” nelle mani del suo fondatore, il regista e prim’attore Giangi Giordano,  in occasione dei 50 anni di attività dell’associazione culturale che ha portato in scena 57 diverse commedie, in italiano e in piemontese e con adattamenti propri. Due anni passati quasi interamente con i teatri chiusi, serrati a causa dell’arrivo della pandemia proprio alla vigilia della data segnata: “Vorrà dire – afferma Giangi con la sua solita bonomia – che di anni ne festeggeremo 52!”

“Tutta la città – dice il sindaco Gallo –  si unisce per rendere il giusto e più che meritato omaggio ad una compagnia sempre sul palco da oltre mezzo secolo con lo stesso mattatore, Giangi, una persona e un personaggio da sempre nel cuore  dei buschesi. Intere generazioni di concittadini lo hanno conosciuto e amato per la sua presenza, e la sua gratuita disponibilità,  come presentatore ufficiale di tante manifestazioni, interprete della più autentica buschesità. E con lui festeggiamo le decine di attori amatoriali, a cominciare dal suo più longevo compagno e coautore, Gianni Paoletti, che negli anni hanno reso indimenticabili le serate sia al Lux sia in tanti altri teatri della provincia e del Piemonte. Onore a loro anche per la beneficienza che da quegli spettacoli è scaturita a favore della comunità locale in tutti questi anni”.

“50 ani ‘d grignade”
Sarà uno spettacolo speciale, “50 ani ‘d grignade” (biglietti  in prevendita nel negozio Ottica Buschese, via Cadorna 25), scritto da Giangi Giordano e Gianni Paoletti, ad andare in scena in questa ricorrenza nelle serate di lunedì 28 febbraio e martedì 1° marzo: sette gag fra le più famose ed esilaranti portate in scena nella lunga carriera dalla Filodrammatica Buschese si susseguiranno per dare un’idea di che cosa sono stati tutti questi anni.

“I temi – spiegano i protagonisti, che saranno accompagnati sul palco dagli attori degli ultimi anni Claudia Abbà, Elisa Paoletti, Simona Degiovanni, Luca Paoletti, Denny Bertaina – sono quelli sempre verdi della gelosia, degli intoppi della burocrazia, dei pericoli dei fraintendimenti, da cui si vuole far scaturire l’aspetto comico e a volte tragicomico della vita di tutti i giorni. Per dare un’idea più precisa, ecco i titoli dei siparietti: Ven avanti balengo, Atensiun a le morose, Che paciòc, Al risturant, Un furb ‘n ti pastis, A l’ufisi cummunal, Noit galant. Il tutto  sempre all’insegna del nostro slogan: far sorridere divertendoci”.

Filodrammatica Buschese “Ël Ciochè”
Nata nel 1970 da un’idea di Giovanni Giordano, allora  buschese da appena un anno proveniente da Verzuolo,  la Filodrammatica ha per mattatore tutt’oggi il popolare Giangi, regista e prim’attore, che racconta: “Arrivai a Busca proveniente da Verzuolo nell’agosto del 1969. Per puro caso essendomi inserito subito nel gruppo oratorio. Sul finire di settembre dello stesso anno, ebbi l’occasione di presenziare a uno spettacolo di varietà e mi toccò il privilegio di presentare il signor Peppino Pignatta al pianoforte che accompagnava il giovane figlio Bruno Pignatta virtuoso del violino.

Fu un’emozione indescrivibile. Mi inserii, così, velocemente in oratorio, anche perché già conoscevo il curato don Luigi Martinasso. Siccome avevo lasciato da poco Verzuolo, dove avevo contribuito alla nascita della filodrammatica locale, pensai di provarci anche a Busca, dove trovai il miglior sponsor che ci potesse essere in circolazione: il vicario don Francesco Fino, che era stato mio professore di latino e geografia. Egli accettò con entusiasmo la mia proposta, compresa l’idea del nome El Cioché, e benedisse la mia iniziativa con una battuta: se ti serve, ti posso prestare anche il curato. E così fu che don Martinasso divenne un  prezioso suggeritore-attore della compagnia.

I primi tempi furono pionieristici e per sei  anni recitammo in italiano, esordimmo con il lavoro “Quel simpatico commendatore” di Franco Roberto, torinese e di cui ero molto amico. Soltanto nel 1977 provammo l’avventura del piemontese, anche perché avevo pescato nel gruppo giovani della parrocchia e mi avevano detto di sì un certo Gianni Paoletti, che quest’anno festeggia il 43esimo di recitazione con noi. Assieme a Gianni daremo vita alla premiata ditta Gianni&Giangi, con innumerevoli spettacoli di cabaret in piemontese, a cominciare da ‘Ven avanti balengo’, in omaggio alla coppia Chiari-Campanini di ‘Vieni avanti cretino’. Con il passare del tempo aumenta l’entusiasmo e si crea uno zoccolo duro di fan che non ci ha mai abbandonati. Lo sloga iniziale è ancora quello di adesso: far sorridere divertendosi”.

La “Filo” in numeri
Attori: 69 (30 uomini e 39 donne)
Testi rappresentati: 57
Teatri in cui si è esibita: 70 tra cui Toselli, Fiamma e Monviso di Cuneo, Mirafiori, Nuovo e Massaia di Torino, Bertola di Mondovì, Astra di Fossano, Politeama civico di Saluzzo, Milanollo di Savigliano, Sala Ordet di Alba
Città in cui si è esibita: 57
Autore più rappresentato: Franco Roberto con 20 testi diversi
Testo più rappresentato: ‘N furb, ‘n balengo e doj morose di Gianni&Giangi 49 volte dal 1995 al 2019
Rappresentazioni totali: 425
Scenetta più rappresentate: Ven avanti balengo 575 rappresentazioni dal 1977 al 2019
Spettacolo con più spettato: Osto e ufissi: che rabel!! Di Gianni&Giangi
Cifra totale devoluta in beneficenza: 46.000 euro
Canali tv: Telecupole, Telegranda, Quartarete
Premi: Pinerolo 1988 e 1989,  Moncalieri 1989, Saluzzo 1992