Il Rotary Club Canale-Roero cura i temi del paesaggio e dell’outdoor. Accolti due nuovi soci

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Impegnarsi per la propria terra significa anche conoscerla, da vicino, dal di dentro: più che un motto, una dichiarazione di intenti, questo è un vero “stile di vita” per il Rotary Club Canale-Roero.

A dimostrazione di ciò, a fianco delle meritorie attività svolte e in corso, c’è da segnalare quanto accaduto in questi giorni tra i soci del sodalizio guidato quest’anno dal presidente Enrico Conterno: i quali, in attesa del ritorno agli incontri “in presenza”, ha scelto di dedicare una serata di approfondimento online dal titolo “Il Paesaggio del Roero: dai Frescanti all’Outdoor”.

L’evento, organizzato con la regia dei segretari Agata Magorda e Sergio Rolfo oltre che dell’incoming president Sergio Sordo, ha posto al centro della scena due membri rotaryani che sono davvero paladini sul fronte della valorizzazione della Sinistra Tanaro: ossia, la referente del progetto “Sentieri dei Frescanti” (l’architetto Silvana Pellerino) e Andrea Cauda, sindaco di Montà ma anche coordinatore dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero, strumento primario per la promozione e la cura dell’offerta turistica per questa area.

E’ stata un’occasione d’oro, per soffermarsi in particolare sui contenuti dei “Frescanti”: mirabile progetto teso a far conoscere le ricchezze architettoniche e artistiche del Roero, attraverso la costruzione di una “rete” strutturata e funzionale a promozione del patrimonio storico e artistico del territorio. L’iniziativa, supportata dai Comuni coinvolti, dalla Fondazione Crc ed arricchita dalla consulenza del professor Walter Accigliaro, ha saputo concretizzare un aspetto che prima era -per certi versi- latente in questo territorio: ossia, la vera fruibilità di alcuni luoghi-clou di queste colline.

Tra iniziative d’approfondimento, aperture programmate e altre “tecnologiche” (con l’App “Chiese e Porte Aperte” scaricabile anche dal sito www.cittaecattedrali.it), in questi mesi sono stati in molti a poter apprezzare le qualità di posti come la Cappella di San Servasio a Castellinaldo d’Alba, il Palazzo comunale di Ceresole d’Alba, il Santuario della Madonna dei Boschi di Vezza d’Alba, la Confraternita di San Francesco d’Assisi di Santa Vittoria d’Alba per quanto concerne gli affreschi d’influenza medioevale, e poi il barocco piemontese ben espresso dalla cappella del crocifisso nel castello di Magliano Alfieri, la cappella campestre di San Michele a Santo Stefano Roero, l’imponente confraternita dell’Annuziata di Guarene, e la “cappella pendente” di San Bernardo a Castagnito, in un circuito che col tempo si è arricchito tramite l’inserimento del Santuario del Tavoletto a Sommariva Perno.

«Un ringraziamento speciale -ha precisato la Pellerino- va di certo a tutti i volontari che, in questo tempo, si sono messi a disposizione per le aperture al pubblico, e che meriterebbero davvero un premio». Riferimento, questo, a realtà come i Volontari per l’Arte di Monticello d’Alba, Castrum Aynaldi di Castellinaldo d’Alba, Amici del Castello Alfieri di Magliano Alfieri, Anforianus di S.Vittoria d’Alba, Colline e Culture di Guarene, ed i tanti volenterosi dei Comuni che sono divenuti parte effettiva del circuito dei “Frescanti”.

Per Andrea Cauda, invece, questo incontro è stato un eccezionale motivo per spiegare qualcosa in più sul “cos’è” l’Ecomuseo delle Rocche: un museo diffuso a cielo aperto, nato a partire dagli 8 Comuni di sommità posti sulla cresta delle Rocche, con sede a Montà. Un ufficio turistico? Molto, molto di più: un collettore di informazioni per turisti e visitatori, a portata di mano, pronto a fornire indicazioni su argomenti quali l’escursionismo, gli aspetti culturali e anche enogastronomici del Roero. Dal Roero Bike Tour -rete ciclistica che collega tutti e 20 i paesi roerini, grazie al supporto della Regione Piemonte- al Wine Tour che, in quattro assi sistematici, grazie alla sinergia con il Consorzio Tutela Roero conduce ai migliori “cru” viticoli della zona: un “unicum” di offerta turistica che viaggia a braccetto con la tutela ambientale, visto anche il recentissimo progetto delle “Foreste Certificate” varato con l’apporto della Fondazione Crc e che garantirà al territorio (a partire dai Comuni proponenti: Montà, Sommariva Perno, Baldissero d’Alba) i cosiddetti “crediti di carbonio” nell’ambito delle politiche energetiche comunitarie.

Sentieri autentici, da percorrere, da vedere e ascoltare: percorsi tematici, tutti accompagnati da audioguide e mappatura “Gpsx”: «In modo da poter camminare nel Roero “a mani libere”, apprezzarlo a fondo, con tutti i riferimenti per una piena esperienza all’aria aperta», ha precisato Cauda, sottolineando la collaborazione con l’Atl Langhe-Roero-Monferrato e tra quest’ultima e l’Atl Cuneese, per una promozione di livello davvero “mondiale”.

Nel corso dell’evento rotaryano, c’è stato spazio anche per salutare l’ingresso di due nuovi soci: il geometra Gianluca Malacrino di Montà (imprenditore, amministratore della ditta Cauda Strade, ma anche scrittore) e il dottor Roberto Tomasi, commercialista e revisore dei conti, i quali rappresentano due ottimi innesti per il Club. Il rito ufficiale della “spillatura” avverrà nel corso delle prossime serate conviviali, per un calendario che prevede per l’8 marzo la serata Interclub e, per il 22 marzo -data vicinissima al ventennale dalla fondazione, risalente al 26 marzo 2002, per volontà dell’indimenticato Piero Cornaglia- l’incontro di gala con il dottor Giovanni Quaglia, leader della Fondazione Crt.

Nel frattempo, il Rotary Club Canale-Roero porterà a compimento uno dei services annuali: con la consegna di quattro concentratori di ossigeno ad altrettante Rsa roerine, e che (parole del presidente Conterno) si svolgerà entro il mese di febbraio.

Paolo Destefanis