Ci vuol fegato ad avere cuore

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Cara Martina, tagliando la questione alla grossa, sembra che tu ti stia chiedendo se è meglio essere una donna frustrata o una mamma incompresa. Domanda non da poco, ma stiamo ai fatti. Come prima cosa mi sento di dire che tu e tuo marito dobbiate prendere atto di un dato di fatto, ben condensato in una frase (vecchia di più di un secolo, ma sempre attuale) dello scrittore francese Victor Hugo, secondo la quale «Il matrimonio è un innesto: o attecchisce o no». Il vostro non ha attecchito. Non è una scusante da accettare come una fatalità, ma dovrebbe indurti perlomeno a non fartene una colpa.
Può succedere. A te è accaduto, ora guarda avanti. Mi pare che di elementi per pensare a un domani sereno ce ne siano, a partire dall’interessamento per e di un altro uomo, sino ad arrivare a tuo figlio. Stando a quel che scrivi, infatti, mi pare che il rapporto con tuo marito sia freddo, ma non brutto. Ci sono i margini per una separazione non traumatica per nessuno, in particolare per il piccolo.
Devi assolutamente far capire a tuo marito che non può far leva su vostro figlio per tenerti legata a lui. Utilizzarlo in questo modo, oltre che scorretto, è dannoso in primo luogo per il bambino, il quale ha diritto, su tutto all’affetto e alle cure di mamma e papà. Perché quella di genitori è una carica a vita dalla quale non ci si può dimettere e che deve venire prima di tutto. Sfruttare il fattore figlio, poi, è una mossa al contempo disperata e comoda: non per niente televisione e pubblicità di ogni genere puntano a suscitare empatia ed emotività sventolando bimbi come fossero trofei. Non lasciarti ingannare: per essere una brava madre non è necessario costringersi a vivere tutta una vita da moglie infelice.
Un figlio non può essere usato come una colla, non solo perché non è in grado di tenere insieme due persone in assoluto. Un figlio, però, non può essere usato come una colla soprattutto quando, come nel vostro caso, le persone da tenere insieme sono fatte di materiali diversi. Inutile forzare una coesione che non ha i presupposti per durare. Il fatto che siate diversi, da un certo punto di vista, potrebbe essere un vantaggio per vostro figlio, che può avere singolarmente da ognuno dei genitori qualcosa che insieme molto probabilmente non siete in grado di dargli.