Il nucleo di “Pronto intervento” del Corpo di Polizia Municipale di Cuneo, guidato dal comandante Davide Bernardi, nel 2021, è stato in servizio dalle 7,30 alle 19,30, ogni giorno della settimana, per un totale di 34.150 ore di servizio prestate in anno dai propri agenti, 6.850 in più rispetto al 2020. Questo il numero più significativo emerso dai dati dello scorso anno sull’attività di prevenzione e controllo del Corpo, che fotografa la presenza sul territorio degli agenti di Polizia Urbana di Cuneo. IDEA ha incontrato il Comandante nello splendido palazzo storico “San Giovanni” per conoscere meglio il mondo dei vigili municipali e il loro compito nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Comandante Bernardi, il Corpo dei vigili urbani di Cuneo in cifre?
«Siamo 51 persone, delle quali tre amministrativi senza divisa, e abbiamo una struttura organizzata in nove nuclei operativi».
Ce li può descrivere?
«Il primo nucleo è quello della “Polizia stradale e del pronto intervento” che opera su due turni dalle 7,30 alle 19,30, sette giorni su sette: è il comparto più numeroso e il primo a intervenire nelle emergenze a ogni chiamata dei cittadini. Ci sono poi i due nuclei non operativi come l’ufficio “Contenzioso e contravvenzioni” e quello specifico per “Traffico e manifestazioni”. A seguire c’è il quarto nucleo, la “Polizia giudiziaria”, che si interfaccia con le Procure e gestisce la ricezione di denunce e querele; proseguendo, troviamo la “Polizia commerciale” che verifica e controlla, ad esempio, il rispetto delle autorizzazioni amministrative per le attività commerciali. Ma non solo. Nel periodo dell’emergenza Covid le nostre funzioni si sono estese ai controlli in bar, ristoranti e negli esercizi pubblici o nei confronti dei passeggeri degli autobus per green pass, mascherine e assembramenti. Il nucleo “Infortunistica”, invece, si occupa della gestione dei sinistri, in collaborazione con Procura, periti delle assicurazioni e avvocati; inoltre, abbiamo il nucleo di “Polizia ambientale, antidegrado, edilizia”, che svolge prevalentemente accertamenti e indagini in materia di abusivismo edilizio e rimozione ingombri abbandonati. L’ottavo nucleo, “Informatico e controlli”, svolge tutte le operazioni di notifica e, infine, il reparto che per me rappresenta lo spirito del nostro Corpo, quello della “Polizia di prossimità”. È quel servizio della Polizia Municipale che permette una maggiore vicinanza alle persone, per rispondere alle esigenze dei cittadini in merito a problematiche di convivenza civile e allarme sociale nell’area di riferimento. Individua i soggetti più fragili come gli anziani e monitora alcune aree distanti dal centro: penso, ad esempio, al parco fluviale presidiato con gli agenti in bicicletta».
Una struttura complessa e articolata…
«Sì, ma anche una casa trasparente, vicina alle esigenze dei cittadini. Questo deve essere la Polizia Municipale e con l’emergenza pandemica lo abbiamo dimostrato collaborando, tra gli altri, con associazioni e Caritas per individuare e sostenere quelle persone, più o meno anziane e comunque sole, che a causa di lockdown, quarantene e contagi avevano bisogno più di altre di essere supportate».
Come avete gestito la pandemia in termini di servizi e sicurezza?
«Il Corpo di Polizia Municipale rappresenta il primo presidio di legalità sul territorio, il primo riferimento che il cittadino incontra nella sua quotidianità. I nostri servizi non sono mai mancati, ovviamente anche nei mesi di lockdown (durante i quali si è fatto ricorso a tutte le dotazioni di protezione necessarie, come tute, mascherine, visiere, guanti, copriscarpe); dal marzo 2020 la Polizia Municipale ha ampliato le proprie competenze con tutta una serie di nuove responsabilità legate alle nuove misure di contenimento del Covid-19 come previsto dai decreti legge del Governo e dalle circolari del Viminale che, di volta in volta, il “Tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica” gestiva per la provincia di Cuneo sotto la guida del Prefetto. A tale proposito ci tengo a ringraziare tutti i nostri agenti per la disponibilità dimostrata e per la sensibilità che hanno permesso il controllo della città in un clima costruttivo e di collaborazione con i cittadini e con tutte le Forze dell’Ordine».
L’episodio che porta sempre con sé o, comunque, quello con cui deve costantemente confrontarsi mentre è impegnato per il bene di Cuneo e dei suoi cittadini?
«L’episodio che mi ha segnato maggiormente, e lo ricordo come fosse accaduto ieri, non è legato agli ultimi due anni di pandemia ma risale a qualche anno fa. Una signora anziana venne investita da un autobus lungo corso Marconi e, purtroppo, perse la vita. La reazione del figlio, che arrivò poco dopo l’incidente, non la potrò mai dimenticare. Sfortunatamente, ci troviamo spesso a gestire situazioni emotive di questo tipo e devo ammettere che, nonostante la formazione e gli anni di esperienza, è sempre la parte più difficile di ogni nostro intervento».