Ci vuol fegato ad aver cuore

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Caro allegro chirurgo, complici le vacanze natalizie e le diverse piattaforme di streaming disponibili, nelle scorse settimane ho fatto una vera e propria abbuffata di film romantici, ogni tanto strappalacrime e non raramente con trame inverosimili. Nessuna, però, mi pare più inverosimile della mia. Sono una giovane donna (si definisce così chi ha poco meno di quarant’anni?), con una figlia di 4, un ex marito e un nuovo compagno. Fin qui, tutto nella norma o quasi. Anzi, forse meglio, perché la separazione dall’ex marito è stata più che civile. Lui conosce chi mi sta accanto ora e lo ritiene una persona perbene.
Sembrerà strano, ma anch’io non posso che esprimere pareri positivi sulla sua nuova compagna. Siamo separati da due anni e non sono mancate occasioni, tra Natali e compleanni in cui ci siamo ritrovati tutti e quattro con la bambina, forse un po’ incuriosita dal vedere quattro pseudogenitori intorno a lei, ma, per quel che posso valutare io, serena. Il problema è che, da subito dopo la separazione, oltre a un nuovo compagno, ho anche un amante. Il problema nel problema è che questo amante è il mio ex marito. Ti chiederai il perché di questo casotto. Semplice: tra me e il padre di mia figlia c’è una grande attrazione, che non è mai venuta meno e non ha pari, ma ci siamo resi conto presto che abbiamo due modi totalmente diversi di vedere la vita e la coppia. Lui è un solitario, uno sempre in viaggio e in movimento, io sono molto più tranquilla, amo il quieto vivere, avere accanto un uomo che si prenda cura di me, con cui trascorrere gran parte del tempo libero.
Gli attuali rispettivi compagni sono perfetti da questo punto di vista, ma non sanno regalarci quelle emozioni che ci diamo noi. Da qui l’inevitabile: diventare l’amante del mio ex marito. Non mi sento in colpa: non tolgo nulla al mio attuale compagno. Prendo e do al mio ex marito quello che da lui non riesco ad avere e a dare. Spero solo che questo equilibrio duri…

Lettera firmata (Carmagnola)