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“Per tutta la vita” trasforma la domanda ipotetica che aleggia all’interno di ogni matrimonio, ovvero: “Se tornassi indietro, mi risposeresti?” nella realtà a cui devono far fronte numerose coppie nel momento in cui scoprono che il prete che ha celebrato le nozze non era un vero prete e dunque di non essere mai state regolarmente sposate. Nel film di Paolo Costella (con Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi e Fabio Volo) si intrecciano le vicende di quattro di queste coppie, per le quali il secondo fatidico “sì” segnerà l’inizio di una nuova vita.
«Il mio desiderio è stato da subito di andare al cuore delle vicende», ha spiegato il regista, «saltando preamboli ed epiloghi, concentrarmi nel frammento di vita in cui i personaggi si ritrovano ad affrontare questa pausa di riflessione forzata, seguirli con discrezione, adottando uno sguardo silenzioso, diretto; nascondermi all’interno delle loro case, spiando nella loro intimità, aspettando i momenti in cui la crisi, prima o poi, ineluttabilmente, sarebbe esplosa. Abbiamo raccontato tante coppie, tante storie, ma ho capito che l’emozione doveva essere una sola. Perché il racconto della crisi delle coppie, tutte tra loro così lontane e diverse, era in realtà un’unica storia. Solo così il film avrebbe reso giustizia alla domanda da cui partiva. Anche perché dietro a tutto questo si nasconde un tema potente, quello della seconda possibilità che la vita (ogni tanto, non sempre, in questa storia fortunatamente sì) ci offre. Perché cambiare richiede impegno e fatica. Ma la sensazione di ricominciare, quando ce la facciamo, ci regala una vitalità impagabile, inebriante. Nel film, ma anche in quello che sta succedendo a tutti noi, in questo strano periodo di ripartenza delle nostre vite».
