Nei menù delle aziende ospedaliere c’è il Porro di Cervere

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Con la firma siglata presso la sede di AMOS (in data 8 ottobre) in piazza Castello a Fossano, è stato sottoscritto l’accordo commerciale, tra l’AD AMOS s.c.r.l. dott. Oddone De Sibert e il senatore Giorgio Maria Bergesio, presidente del consorzio dei produttori, che impegna il Consorzio per la valorizzazione e Tutela del Porro, alla fornitura dei porri di Cervere presso i centri di cottura delle cucine delle aziende ospedaliere di: Santa Croce e Carle di Cuneo, ospedale di Ceva, ospedale di Saluzzo, azienda ospedaliera di Alessandria e ospedale Cardinal Massaia di Asti.

Si tratta di oltre 200.000 pasti al mese prodotti dall’azienda sanitaria. L’accordo voluto fortemente da AMOS S.c.r.l., società totalmente pubblica, che si occupa della ristorazione nel delicato settore della cucina ospedaliera, si inquadra nell’obiettivo di AMOS, di privilegiare i prodotti del territorio e in particolare del Cuneese, a filiera corta “km 0”, considerando la freschezza e stagionalità delle materie prime non come un limite ma come un valore aggiunto. In queste finalità rientra a pieno titolo il porro di Cervere, prodotto che da oltre un secolo, caratterizza un territorio la sua cultura, le sue tradizioni, ma che si contraddistingue per essere sottoposto ad un disciplinare di produzione che i produttori, riuniti in un consorzio di tutela e valorizzazione da ormai 25 anni, osservano rigorosamente.

Abbiamo accolto volentieri l’invito di AMOS – riferisce il presidente Bergesio – non può che farci piacere pensare che il nostro prodotto contribuirà a dare sollievo alla degenza ospedaliera di chi è in cura. L’inserimento del porro di Cervere nel menu degli ospedali assieme alle altre eccellenze del territorio è il riconoscimento della salubrità e alle caratteristiche salutari del nostro prodotto che il consorzio persegue fin dalla sua costituzione“.

cs