La tenacia langarola premiata dalla Confraternita

A Cortemilia (con anteprima ad Alba) si assegna il riconoscimento “Fautor Langae” ideato dal sodalizio che celebra la nocciola

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La Fiera Nazionale della Nocciola di Cor­temilia si chiude quest’anno con un’ap­­­­­­pen­dice d’eccezione. Do­po l’anno di pausa dovuto all’emergenza Covid torna domenica 5 settembre (con cerimonia in programma alle 10,30, nella Chie­sa di Fran­cesco) il Pre­mio Fautor Lan­gae-Noc­ciola d’Oro che la Con­fraternita della Nocciola Ton­da Gentile di Langa assegna a persone, associazioni, enti, imprese, fondazioni che si sono particolarmente se­gnalate nella promozione e nella valorizzazione del territorio di Langa.
Tre i premiati della 14esima edizione del riconoscimento: la Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus, presieduta dall’imprenditore vinicolo Bruno Ce­retto, il giornalista Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera e Fulvio Marino, dell’omonimo mulino di Cos­sa­no Belbo, ospite fisso della trasmissione Rai “È sempre mezzogiorno”, condotta da Antonella Clerici.
Ospite d’onore sarà il giornalista Jérôme Fenoglio (foto 4), direttore del quotidiano francese Le Monde (che IDEA ha di recente intervistato), la cui famiglia ha origini cortemiliesi. Gli verrà assegnato il titolo di Am­­ba­sciatore della Noc­ciola Ton­da Gentile delle Langhe nel mondo. Spiega il gran mae­stro della Con­fra­ternita della Nocciola Ginetto Pel­le­rino (foto 5): «Un’edi­zio­ne ric­ca e molto rappresentativa di un territorio che cresce e ac­­quisisce sempre maggiore rilevanza internazionale. Ad Aldo Caz­zullo, inviato, editorialista, autore di best seller, va il merito di aver mantenuto a doppio filo il legame con la sua terra e di averne assorbito le virtù migliori: tenacia, laboriosità, determinazione». E prosegue: «Fulvio Ma­rino, nipote di Felice Ma­rino, partigiano e patriarca di una dinastia di mugnai di Langa, esperto di farine e pa­ni­fi­cazione, ospite fisso del­la trasmissione Rai “È sempre mez­­zogiorno”, è un altro e­sempio positivo di la­bo­riosità, creatività, capacità di comunicare. Qualità in cui eccelle Bruno Ceretto, im­prenditore vinicolo di fa­ma internazionale, che ha messo la sua esperienza e la sua professionalità al servizio della Fondazione Ospe­dale Alba-Bra con lo scopo di rendere la grande struttura ospedaliera di Verduno, dedicata a Mi­chele e Pietro Fer­rero, un’eccellenza nel panorama della sanità. E sia­mo sicuri che lui e i suoi collaboratori ce la fa­ranno perché lavorano per il bene comune con la solidarietà e la generosità di uno straordinario territorio».