«Una struttura di eccellenza dove nulla è lasciato al caso»

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Nei giorni scorsi, presso l’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno, è stato svelato il “Giardino della Psi­chiatria”, primo “healing garden” (giardino terapeutico) del grande parco curativo pensato per il nosocomio Alba-Bra. Un parco costituito da molteplici giardini, differenziati per reparto, ideati nei mesi scorsi coinvolgendo il personale del nosocomio per far sì che il verde possa favorire la guarigione dei pazienti e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Contando sulla progettazione curata dai professori Giulio Senes e Natalia Fumagalli del­l’Università degli Studi di Milano, la Fondazione Ospedale Alba-Bra ha scelto di iniziare dal “Giardino della Psi­chiatria” per l’estrema vulnerabilità dei pazienti in cura e la necessità di spazi alternativi da poter offrire ai degenti. Il giardino completa un percorso di supporto al reparto iniziato a fine del 2020 con l’allestimento dell’area ricreativa. Presente all’appuntamento una delegazione della Fon­dazione Ospedale Alba-Bra, con in testa il presidente Bruno Ceretto (foto 1), la vicepresidente Marcella Brizio, il consigliere Nadia Gomba e il direttore Luciano Scalise (foto 2). Quest’ultimo ha sottolineato il valore del nuovo spazio creato, in quanto si tratta del primo giardino terapeutico psichiatrico in Italia. «Con­ti­nueremo a impegnarci perché l’ospedale Alba-Bra sia un’eccellenza. Va in questa direzione la concretizzazione del grande parco, che intendiamo sviluppare il più possibile nei prossimi due anni», ha osservato Scalise. «Siamo felici del ri­scontro da parte del­la direzione del­l’Asl Cn2 e dell’ampia collaborazione instaurata con il personale», ha aggiunto Bruno Ceretto, presidente della Fondazione, «Ringraziamo ancora la famiglia Ferrero e tutti coloro che stanno collaborando». «Gesti non così usuali e scontati», ha asserito la direttrice del Dipartimento di Salute Mentale Franca Rinaldi (foto 3), «Siamo a disposizione a ragionare con i professori dell’Università di Milano per avviare percorsi terapeutici valutabili e che portino a evidenze scientifiche sull’affiancamento del verde alle terapie». Sono intervenuti pure alcuni rappresentanti dell’Asl Cn2 (nelle persone del direttore sanitario Mario Traina e del direttore amministrativo Claudio Monti), il personale di reparto e il presidente di Ferrero Spa Bartolomeo Salomone (foto 4), che ha dichiarato: «Il presidente Ce­retto afferma sempre che dobbiamo creare opportunità per i giovani medici, affinché non abbiano la sola scelta di emigrare all’estero per potersi formare con percorsi di eccellenza. Oggi abbiamo messo un tassello in più per dare loro una seconda scelta: emigrare all’estero o venire a Verduno!». Dopo la consegna del giardino alla Psichiatria, è in dirittura d’arrivo quello della Radioterapia. Sono previsti inoltre il “Giardino degli Abbracci”, il viale di ingresso dell’ospedale, il boulevard esterno, la sistemazione del parcheggio lato Santa Vittoria, il “Giardino della Car­diologia” e quelli di Oncologia, Ga­stro­en­terologia, Neu­ro­psi­chiatria Infantile e Pediatria.