Mondovì si prepara per il ‘Week end con le Vecchie Signore’

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‘La bella estate’ di Mondovì scorre lentamente, attraverso il ritmo incalzante dei numerosi eventi organizzati dall’associazione ‘La Funicolare’, attiva non solo nel capoluogo ma in tutto il territorio monregalese con un calendario caratterizzato da manifestazioni rigorosamente all’aperto. Dai ‘Doi Paset’ al ‘Cinema sotto le stelle’, date ricorrenti nei mesi di luglio ed agosto, che riscaldano l’atmosfera in vista dell’intenso “Week end con le Vecchie Signore” di ‘Mondovì e motori’venerdì 30, sabato 31 luglio e domenica 1° agosto, una tre giorni che accoglierà auto, moto e camion storici, inserita nel calendario ASI (Automotoclub Storico Italiano) e realizzata in collaborazione con “Club Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori” di Albenga, il più grande d’Italia nel settore auto e moto d’epoca.

Il mondo dell’auto d’epoca riscuote sempre maggiore interesse, affascinando un pubblico ampio e variegato. Dalle auto storiche di inizio secolo alle auto da corsa degli anni 50 che sfilano oggi nelle rievocazioni come la Mille Miglia, fino alle yougtimer. Un mondo sempre più vasto che attira giovani e meno giovani travalicando i confini della passione e diventando un vero fenomeno di life style. Tra le auto più significative del XX secolo vi è di certo l’Itala 35/45 HP dell’equipaggio italiano composto dal principe Scipione Borghese, dal pilota e meccanico Ettore Guizzardi e dal giornalista Luigi Barzini, inviato del Corriere della Sera.

Era il 1907, l’auto voleva passare in quegli anni dalla dimensione pionieristica a quella industriale, serviva un’impresa eclatante qualcosa che dimostrasse che questo mezzo poteva regalare all’uomo una libertà assoluta: l’idea arrivo dal giornale francese Le Matin che propose di attraversare l’Asia e l’Europa. Nacque così la Parigi-Pechino, primo raid della storia. Un viaggio infernale di oltre 16.000 km in 60 giorni, su un percorso in parte privo di strade. Un’avventura nel pieno senso del termine, un infernale viaggio di oltre sedicimila chilometri in 60 giorni.

Dalle oltre 40 adesioni iniziali, il 10 giugno si presentarono alla linea di partenza solo cinque vetture: dalla Francia due De Dion-Bouton e un triciclo Contal, dall’Olanda una Spyker. La vettura che vinse il raid aveva un telaio del peso di circa 1.200 Kg a vuoto, per un passo lungo 329 cm. Il motore in ghisa a quattro cilindri, volume 7.4 litri, erogava 45 cavalli. A seconda della carrozzeria, la velocità massima andava da 70 a 95 Km/h. Freno sulle sole ruote posteriori, com’era normale all’epoca. L’esemplare Itala che vinse il raid è tuttora esistente, gioiello che fa parte della collezione del Mauto, il Museo nazionale dell’automobile di Torino, ed eccezionalmente parteciperà al raduno di Mondovì: occasione unica per vedere all’aria aperta uno tra i modelli più importanti nella storia dell’automobilismo.

«Citando uno tra i maggiori promotori della manifestazione, Enzo Garelli, “Mondovì diventerà un vero e proprio museo a cielo aperto” – dichiara Mattia Germone, presidente ‘La Funicolare’ – grazie all’impegno di numerosi appassionati tra cui cito Mario Garbolino, presidente del Comitato “Mondovì e motori”, che trascina tutto lo staff grazie ad un’incredibile passione. Realizzeremo un perfetto connubio tra la bellezza architettonica del centro storico monregalese ed il fascino dell’evoluzione meccanica legata ai quattro tempi: uno spettacolo cui siamo convinti il pubblico risponderà con grande curiosità».

Venerdì 30 luglio partenza a Vicoforte, con l’esposizione delle auto al Santuario e l’intitolazione della piazzetta in memoria dei Fratelli Ceirano. Sabato 31 luglio le auto partiranno in corteo da Vicoforte, passeranno per le colline monregalesi e da Briaglia con arrivo a Mondovì Breo, per poi tornare a Vicoforte e, dopo un “cambio d’abito” dei piloti (che indosseranno costumi d’epoca), saliranno a Mondovì Piazza dove in serata avrà luogo la classica parata con presentazione dei singoli equipaggi. Tra le novità dell’edizione 2021 di “Mondovì e Motori” il raduno monomarca Porsche, realizzato grazie al contributo della famiglia Bosio, che realizzerà una vera e propria coreografia a cielo aperto: 41 autovetture ricreeranno la scritta della nota casa tedesca sul selciato di piazza Maggiore. Nel pomeriggio trasferimento verso Prato Nevoso.

c.s.