Montà: l’eccezionale mostra sulle opere del Rapous si prepara a riaprire le porte

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La mostra “Dell’eccellente mano del Signor Raposo”, salvo sorprese (e decreti) dell’ultima ora, dovrebbe riaprire: per riannodare i fili attorno ad un’esposizione-evento davvero senza precedenti, e che aveva preso forma lo scorso autunno a Montà per raccogliere un’immediata e vasta serie di consensi nel pubblico.

Il fulcro dell’iniziativa: l’eccezionale opera di Vittorio Amedeo Rapous, artista passato alla storia come “Pittore di Corte” avendo prestato lungo servizio alle dipendenze sabaude: lavorando a Torino nel Palazzo Reale e a Stupinigi (autore, peraltro, della nota “Visione di Sant’Uberto”) seguendo così le orme paterne che già aveva dipinto per il Re di Sardegna. Allievo di Claudio Francesco Beaumont e capace di generare il “San Luca” tuttora esposto presso l’Accademia Albertina, Rapous aveva un legame senza dubbio forte con Montà: e tornerà qui, idealmente, per consentire a tutti di rivedere quello che è un vero e proprio tripudio di cromatismi e suggestioni.

Allestita nella Confraternita di S. Michele, e sospesa nei primi giorni dello scorso novembre per le disposizioni legislative dovute all’emergenza sanitaria, la kermesse vede in cabina di regia il Comune e la Parrocchia di Sant’Antonio Abate, che è detentrice di queste opere, e l’appoggio della Soprintendenza che ha portato a compimento l’opera che presentiamo insieme alla mostra. Oltre che dell’associazione Montata Fangi,della Fondazione Ferrero, che già aveva esposto parte di queste opere: e del Museo Diocesano di Alba, della Fondazione Crt, della Banca d’Alba, dell’Ente Turismo e dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

Tutto era nato a partire dall’interesse suscitato dall’esposizione del quadro di S. Antonio Abate in Parrocchia a gennaio, in occasione della festa del Santo patrono: e da un primo approfondimento curato a quattro mani da due montatesi “doc” come Silvano Valsania e Gianluca Costa. Ora, questo “ovale” e le 16 pitture di Rapous potranno tornare ancora una volta alla luce: esaltate peraltro dal magistrale lavoro di allestimento svolto dallo Studio Cantono+Valsania con il tocco di un altro talento “targato Montà” come Jacopo Valsania. Si dovrebbe riaprire giovedì 8 aprile: proseguendo sino alla domenica 2 maggio. Gli orari? dalle ore 15 alle 18 dal giovedì alla domenica: in più, il sabato e la domenica, anche in mattinata dalle ore 10 alle ore 12.30. Davvero una gran bella notizia.

Paolo Destefanis