Dai prelievi alle visite specialistiche: si progetta la sanità di prossimità

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Al momento, l’unico riferimento disponibile per immaginare la nuova Casa della Salute sono gli spazi stimati che saranno necessari ai servizi destinati a esservi collocati. Da qui partirà il piano di riqualificazione: tutto verrà di conseguenza alla costruzione che accoglierà le attività a carattere assistenziale e sanitario che resteranno sul territorio. Si va dai prelievi a un’ampia parte di visite specialistiche, come quelle dal diabetologo e i “follow-up” oncologici: la Casa della Salute dovrebbe diventare un vero punto di riferimento per i cittadini, che sapranno di potervi trovare dall’infermiere al medico, allo psicologo, al fisioterapista, al Centro Unico di Prenotazione e agli uffici.
Qualche numero. La su­perficie più grande sarà dedicata ai camminamenti e agli spazi comuni e a sette salette d’attesa: 980 e 350 metri quadrati. Centro Diurno di Psi­chiatria e Cen­tro di Igiene Mentale disporranno ciascuno di 270 metri quadrati, mentre 240 metri saranno riservati ai medici di medicina generale. Se­guono servizio di Con­tinuità Assistenziale (l’ex guardia medica), Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Dermatologia, Diabetologia, Odontoiatria, Urologia, Oculistica, Neurologia, infermieri, Assistenza Domiciliare Integrata, Centro Informazione Salute Immigrati, consultorio, Cup, Centro Prelievi, Recupero e Riabilitazione Funzionale, Radiologia di Base, “screening” mammografico, Medicina dello Sport, Neuropsichiatria Infantile, oltre a numerosi locali, come quelli per servizi igienici e spogliatoi. Totale: 4.500 metri quadrati. La Casa della Salute sarà dunque un edificio molto grande, seppur non quanto l’ala “moderna” dell’ospedale, di cui prenderà il posto. A oggi il San Lazzaro ha una superficie calpestabile complessiva di circa 25mila metri quadrati, comprensiva del piano interrato. L’ala monumentale ne occupa 10mila, mentre la costruzione più recente, che attualmente ospita alcuni servizi come i tamponi e le vaccinazioni anti Covid degli “over 80” (opportunità molto gradita dagli anziani che possono così evitare di andare a Verduno) ed è destinata a essere abbattuta, 15mila.
Il livello dell’assistenza sanitaria sul territorio si conferma peraltro positivo anche durante la pandemia. Nella classifica del 2021 dei migliori ospedali del mondo, redatta da Newsweek con il centro di ricerca Statista Inc., il San Lazzaro, ormai trasferito a Verduno, si piazza al 73° posto della graduatoria italiana, quinto in Piemonte dopo Asti (62) e davanti al Santissima Annunziata di Savigliano, settimo (98); li precedono i grandi ospedali torinesi: Molinette- Città della Salute e della Scienza, Mauriziano e San Giovanni Bosco.

Articolo a cura di Adriana Riccomagno